La Gazzetta dello Sport

PERCHÉ EVENEPOEL SI ISPIRA A MERCKX E PER LA SFIDA «ROSA» SI AFFIDA AGLI ITALIANI

- Di DAVIDE CASSANI

Pedala e pensa a Merckx. Forse non è così, forse siamo noi che accomuniam­o Remco Evenepoel al fuoriclass­e belga. Ma viene spontaneo, perché anche Evenepoel è belga, perché ha appena 22 anni (saranno 23 il prossimo 25 gennaio) ed è il campione del mondo in carica dopo aver centrato nel 2022 la Liegi- Bastogne-Liegi e la Vuelta di Spagna.

Non so se riuscirà a vincere tutto quello che ha vinto il Cannibale, ma le prospettiv­e ci sono. Dico questo perché Remco ha messo in calendario il prossimo Giro d’Italia e, se dovesse vincerlo, farebbe addirittur­a meglio del grande Eddy, perché sarebbe la seconda vittoria in un grande Giro dopo la Vuelta. È il favorito numero uno? Sì,

perché è un fenomeno a cronometro (ce ne saranno tre al Giro) e sarà molto forte anche in salita.

Potrebbe andare meglio dello scorso anno perché, avendo cominciato a correre pochi anni fa, ha ancora ampi margini di migliorame­nto. La resistenza alla velocità nelle salite lunghe aumenta, quando sei giovane, con l’avanzare dell’età.

Non prendiamo in consideraz­ione il Giro d’Italia del 2021. Prima di tutto perché era la sua prima corsa di stagione dopo il terribile incidente al Giro di Lombardia, a Ferragosto del 2020. Poi perché di anni ne aveva appena 21. Eddy Merckx conquistò il suo primo Giro a 23 anni e pochi pensavano che quel “velocista belga” potesse andare forte anche nelle grandi corse a tappe. Di Remco abbiamo subito pensato tutti

che invece fosse più tagliato per queste. C’è un fattore che li accomuna oltre alla precocità: la presenza italiana. Eddy aveva come maestro Vittorio Adorni, Remco può contare sull’esperienza e la capacità di Davide Bramati in ammiraglia e il supporto di altri tre italiani compagni di squadra: Masnada, Cattaneo e Ballerini. E ci tiene così tanto alla corsa rosa che ha già visionato alcune tappe, e sa già chi farà parte della squadra. Tutto ciò vuol dire che nulla è lasciato al caso.

Se dovesse vincere sarebbe il quarto nella storia del Giro d’Italia a vincere con la maglia di campione del mondo. Ci sono riusciti, a parte Eddy Merckx, i nostri Alfredo Binda e Giuseppe Saronni. Ovviamente il Giro d’Italia sarà onorato della sua presenza. Remco viene per vincere, ma

non sarà facile. Il percorso è ostico, gli avversari ci sono (Primoz Roglic, Geraint Thomas, Joao Almeida e Aleksandr Vlasov sono solo alcuni esempi), gli ostacoli e gli imprevisti sono dietro l’angolo. Ma credo che avere in ammiraglia una persona come Bramati — tra l’altro, quando era corridore al Giro d’Italia aveva partecipat­o ben 12 volte - e come compagni uomini di fiducia come Cattaneo, Masnada e Ballerini sia un grande vantaggio per Remco. Tutta l’esperienza che non ha lui ce l’hanno loro. Ed è tanta roba. Se vincerà raccoglier­à grandi onori e alimenterà le speranze per essere, un giorno, il nuovo Eddy Merckx. Di sicuro, il prossimo Giro sarà un grande spettacolo.

 ?? ??
 ?? AFP ?? Iridato Remco Evenepoel, 22, festeggiat­o a Bruxelles dopo il Mondiale
AFP Iridato Remco Evenepoel, 22, festeggiat­o a Bruxelles dopo il Mondiale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy