Sono tutte con loro MACCARANI GUERRIERE O FENICI»
IL CORO DELLE BABY TIFOSE PER E LE FARFALLE «ADESSO Davanti all’Accademia di Desio flash mob a sostegno delle azzurre e della d.t. La capitana Maurelli interviene al consiglio federale
Quaranta bambine, alcune già ragazze con i loro genitori fuori dall'Accademia. Striscioni, cori, un flash mob improvvisato con le clavette, i nastri e le palle rigorosamente rossi, come l'amore e la libertà. Dentro, il loro grande sogno che fino all'altro ieri si chiamava Farfalle. Fino a che Alessia Maurelli e le altre azzurre della ritmica, bronzo alle ultime Olimpiadi di Tokyo, non hanno deciso di abbandonarlo, sotto il «peso insostenibile di un collegamento a violenze e abusi che non rispecchia il nostro stesso ideale di libertà». Se la protesta via social delle azzurre ha sortito un effetto, è senza dubbio quello di aver ricompattato il mondo della ginnastica alla vigilia di una delle sue giornate più difficili, con il Consiglio federale straordinario che oggi a Roma dovrà decidere del futuro di Emanuela Maccarani, plenipotenziaria della ritmica italiana, e delle sua assistente Olga Tishina, sotto procedimento, sia penale che sportivo, per i presunti abusi psicologici e maltrattamenti denunciati da tre ex ginnaste di alto livello, Nina Corradini, Anna Basta e la due volte iridata Giulia Galtarossa.
Guerriere A Desio, nel giorno della levata di scudi, i loro nomi non sono i benvenuti, non tanto tra le piccole ginnaste, quanto tra le loro allenatrici che sono venute esclusivamente a solidarizzare con le colleghe della Nazionale. Sono arrivate da Legnano, Varese e altre zone della Lombardia con due striscioni ("Maccarani passato, presente e futuro" e "Tutti con
Maccarani") e la chiara intenzione di riscaldare un po' l'ambiente ferito dalle ultime vicende. Dei tanti cori proposti, ce n'è uno che piace particolarmente alle più giovani, e fa: «Guerriere o fenici, fino a Parigi». Sono i due appellativi rimbalzati in rete per sostituire quello di Farfalle: "Guerriere" accompagna già da alcuni anni le gesta della squadra azzurra, mentre "Fenici" potrebbe riassumere questo difficile momento di rinascita e cambiamento. Alle azzurre piacciono entrambi e magari ne parleranno oggi nel viaggio verso Roma dove si sottoporranno alle tradizionali visite di controllo d'inizio stagione, mentre la capitana Maurelli è stata invitata a rappresentarle nel Consiglio federale.
Unità Martina Centofanti, 24 anni, Agnese Duranti, 22, Alessia Maurelli, 26, Daniela Mogurean, 21, Alexandra Naclerio, 17, Serena Ottaviani, 18, Laura Paris, 20, Alessia Russo, 26, Martina Santandrea, 23, Giulia Segatori, 19, e Laura Zambolin, 17, se possibile, sono ancora unite più di prima. Le undici azzurre della nazionale di ritmica si sono silenziosamente strette attorno alla loro allenatrice dietro alla porta a vetri dell'Accademia commissariata, che in tutto il pomeriggio si è aperta solo per far entrare le bambine e i genitori radunatisi fuori. Il tempo di un saluto prezioso, un abbraccio collettivo, qualche foto con le loro irraggiungibili regine e poi via di nuovo, a costruire il sogno nelle piccole palestre di provincia. «Ringrazio tutti per essere venuti, è stato davvero emozio
Viaggio a Roma Le azzurre della ritmica non si allenano: sono nella Capitale per i test medici
nante» si limita a dire Emanuela Maccarani, prima di rimandare ogni altro commento sulla vicenda alla giornata di oggi e in ogni caso dopo che si saprà della decisione presa dalla Federazione. «Dovete capirla, sono due mesi che non dormiamo, questo è il suo lavoro e la sua grande passione» le fa eco il marito Moreno Buccianti, presente durante tutta la manifestazione di sostegno.
Futuro Sul fronte penale l’avvocato De Domenico, che difende Maccarani, ha chiesto l'incidente probatorio a proposito del sequestro dei cellulari, che ha riguardato anche l'altra indagata Olga Tishina, due allenatrici e tre ginnaste. Un provvedimento condannato dai genitori delle ragazze nella lettera inviata l'altro ieri al Coni, ai vertici della Federginnastica e alla stessa Maccarani, sottolineando il disagio subito da alcune, visto «che al giorno d'oggi è il mezzo che contiene la loro vita, la loro privacy, dal momento che anche i rapporti più importanti con i propri cari devono per forza essere gestiti a distanza». Manuela Massenz e Cinzia Citterio, gli inquirenti della procura di Monza, hanno posto sotto sequestro anche due quaderni manoscritti nei quali veniva indicato il peso delle atlete. Che adesso aspettano di sapere cosa sarà del loro futuro. L'Olimpiade di Parigi 2024 è vicina, ma sembra lontanissima. Hanno pensato anche di incrociare le ali per protesta, le Farfalle, se si dovessero ritrovare orfane di Maccarani e del suo staff, mentre al primo appuntamento dell'anno, la World Cup di Atene (17-19 marzo) mancano solo due mesi. «Ci sono persone preparate che devono dare risposte con grande velocità» è l'augurio formulato dal presidente del Coni Malagò.