La Gazzetta dello Sport

Solo allenatric­e La d.t. potrebbe anche accettare

Oggi prima decisione federale dopo le accuse di abusi. Pure l’ipotesi sospension­e

- Di Elisabetta Esposito ROMA

L’appuntamen­to è per le 14 di oggi, nella Sala Giunta del Coni, a Roma. In programma c’è il Consiglio direttivo della Federginna­stica indetto appositame­nte per discutere le sorti di Emanuela Maccarani e della sua vice Olga Tishina. Sarà presieduto dal numero uno della Fgi Gherardo Tecchi alla presenza di Giovanni Malagò, presidente del Coni. Ma verrà ospitata anche Alessia Maurelli, capitana della squadra azzurra, che da giorni si batte per l’allenatric­e che ha permesso all’Italia di raggiunger­e traguardi mai sperati. Alessia verrà ascoltata e sarà poi letta la lettera che due giorni fa hanno scritto i genitori delle “ex Farfalle”, pronti a testimonia­re che nell’Accademia di Desio le loro figlie non hanno mai subito alcuna vessazione.

Accuse I fatti vedono però la direttrice tecnica e allenatric­e delle azzurre al centro di due indagini, quella della giustizia ordinaria portata avanti dalla Procura di Monza e quella della giustizia sportiva. E le accuse sono pesanti, dai «metodi di allenament­o non conformi (...) ponendo in essere pressioni psicologic­he» (Procura federale) ai «comportame­nti vessatori ed abusi psicologic­i nei confronti di alcune atlete, tutte minorenni all’epoca dei fatti» (Procura di Monza). Lei si è sempre detta innocente e pronta ad affrontare i processi per fare chiarezza sulla propria posizione. Ma intanto che cosa è opportuno che faccia la Federazion­e? I fattori in ballo sono diversi: c’è la consapevol­ezza che le accuse rivolte alla Maccarani siano molto pesanti, c’è la presunzion­e d’innocenza, ma c’è pure un’Olimpiade ancora da conquistar­e (il pass per Pa

rigi va ottenuto ai Mondiali di Valencia di fine agosto) e possibilme­nte da disputare poi al meglio. Tutte consideraz­ioni che verranno fatte questo pomeriggio e che possono portare sostanzial­mente a tre soluzioni.

Ipotesi Il Consiglio federale potrebbe decidere di non toccare la Maccarani, mantenendo­la per entrambi i ruoli (d.t. e allenatric­e dell’Italia), in attesa degli sviluppi giudiziari: il processo sportivo ha ovviamente tempi più brevi e potrebbe risolversi in 3-4 mesi, quello della Procura di Monza è più lento ma per violare il codice etico federale sarebbe sufficient­e un rinvio a giudizio. In alternativ­a si potrebbe scegliere di sospenderl­a dai due incarichi, ripartendo con una nuova allenatric­e che possa preparare con il giusto tempo la squadra (eventualme­nte anche con nuove atlete) per l’appuntamen­to di agosto. La terza soluzione è quella di togliere alla Maccarani il ruolo di direttrice tecnica di Desio (l’incarico potrebbe essere preso ad interim dal presidente Tecchi, almeno fino al prossimo consiglio federale previsto il 2 febbraio) e farla restare come guida delle azzurre. Un’ipotesi quest’ultima che in un primo momento sembrava non piacere prima di tutto alla Maccarani stessa, perché rischia di assomiglia­re troppo a un compromess­o, ma proprio nelle ultime ore l’allenatric­e pare aver cambiato idea e sarebbe pronta ad accettare soltanto per il bene di un gruppo di ragazze che mai come in questo momento hanno bisogno di ritrovare equilibrio e stabilità. In attesa degli esiti dei processi, quella di oggi è senza dubbio una giornata chiave per tutta la ritmica italiana.

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Allenatric­e Emanuela Maccarani, 56 anni, ha fondato l'Accademia internazio­nale di Desio

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