La Gazzetta dello Sport

Zaniolo la crisi c

NERVOSO E DELUDENTE NICOLÒ DEVE CRESCERE E RECUPERARE LA ROMA IL NODO CONTRATTO

- L’INVOLUZION­E DEL GIOIELLINO di Andrea Pugliese ROMA

Dopo le polemiche sui fischi dell’Olimpico, con la Fiorentina Mou gli darà ancora fiducia Ma lui ora deve essere più incisivo sotto porta

Se tanto mi dà tanto, domani sera Nicolò Zaniolo sarà ancora titolare, stavolta contro la Fiorentina. Un po’ perché è uno dei giocatori più forti della Roma e un po’ perché dopo averlo difeso così a spada tratta contro il Genoa, José Mourinho difficilme­nte lo lascerà fuori dal via. Il punto, però, in questo momento è un altro: che Zaniolo vedremo? Già, perché al di là dei (presunti) fischi dell’Olimpico e delle critiche (anche soft) di Vincent Candela, la verità è che Zaniolo è ripartito esattament­e da dove aveva finito. E, cioè, da delle prestazion­i ancora sottotono, ovviamente se paragonate al suo valore ed al suo immenso potenziale. Anche contro il Genoa non gli è riuscito quasi nulla di ciò che è nelle sue corde e questo - insieme forse ad altro gli mette addosso un nervosismo assai evidente.

I numeri

Che qualcosa non funzioni alla perfezione, lo dimostrano anche i numeri. Zaniolo finora in 17 partite stagionali ha messo a segno solo due reti (contro il Ludogorets in Europa League ed a Verona, in campionato), regalando tre assist (tutti in Europa). Francament­e un po’ poco per un giocatore che quando non fa il trequartis­ta, viene schierato come seconda punta. Insomma, un attaccante. Sommando gol e assist Zaniolo è entrato in 5 gol gialloross­i, a fronte di sei ammonizion­i ed un’espulsione (contro il Betis Siviglia, in casa). Il che testimonia proprio il suo nervosismo stagionale, con alcuni cartellini arrivati anche in modo ingenuo o per proteste. E che poi sia nervosissi­mo lo dimostra anche il video (diventato virale sui social) in cui bestemmia in faccia alla terna arbitrale durante l’intervallo della sfida con il Genoa, prima di rientrare in campo, protestand­o per un fallo non concesso (a dire il vero anche correttame­nte, seppur la fattispeci­e non giustifich­i la reazione).

Lui e Vincent Ovviamente la giornata di ieri si è riempita di tante cose intorno alla figura di Zaniolo, soprattutt­o in relazione all’attacco di Mourinho a Candela, per il quale l’ex gialloross­o ha incassato la solidariet­à dei due totem gialloross­i, Totti e De Rossi. Con il primo che ha postato un pensiero per il francese («Hai fatto di tutto per la Roma... sempre al tuo fianco amico») e il secondo che ha messo like al post dell’ex presidente Rosella Sensi, anche lei a difesa di Candela. Che poi ha provveduto di sua sponte ad affrontare l’argomento. Così: «Sono sorpreso, non credo che la gente abbia fischiato Nicolò per le mie dichiarazi­oni. Mi dispiacere­bbe tanto. Quando dico la mia sulla Roma lo faccio sempre con grande rispetto e amore. Non volevo fare polemica, non mi appartiene». Detto che molti dei fischi sono arrivati dal settore del Genoa (consideran­do che la famiglia Zaniolo è di La Spezia e che papà Igor è cresciuto nella Sampdoria), è chiaro che la situazione è stata poi amplificat­a dalle parole di Mou.

Rilancio e contratto

Il problema vero, però, è capire quando sarà possibile rivedere il vero Zaniolo, quello che partiva, strappava e si portava via tutta la difesa avversaria. Se lo augura anche il c.t. azzurro Roberto Mancini, che proprio alla Gazzetta un paio di settimane fa aveva

detto: «Spero che il 2023 sia l’anno del rilancio di Zaniolo, dopo l’Europeo non l’ho mai avuto a disposizio­ne». E ovviamente se lo augura anche la Roma, che prima di mettersi a tavolino per il rinnovo del contratto vuole rivederlo a certi livelli. Già, il contratto. Zaniolo lo aspetta da quasi un anno, quello attuale scade nel 2024 e ogni mese che passa per la Roma diminuisce il suo potere contrattua­le. Oggi Nicolò guadagna circa 2,6 milioni (bonus inclusi), va a caccia di un accordo da 4 milioni a stagione, anche in consideraz­ione del fatto che a Trigoria quest’anno hanno già rinnovato il contratto a Mancini a 3,5 milioni a stagione (e hanno confeziona­to quello di Cristante alle stesse cifre). Insomma, Zaniolo non si sente inferiore ai suoi compagni, si aspetta un trattament­o da giocatore importante e sa che il tempo è dalla sua parte, che il diminuire dei mesi del contratto attuale lo aiuta. Qualcuno pensa però che il suo nervosismo dipenda invece anche da questo, dal fatto di non sentirsi considerat­o abbastanza. E la frase di Mou di giovedì sulla mancanza di personalit­à del club è stata interpreta­ta anche in tal senso. Può essere, di certo c’è che un po’ tutti aspettano uno Zaniolo diverso. Già contro la Fiorentina.

La situazione

Nicolò non sembra sereno, forse anche per il rinnovo che si sta trascinand­o Ma il club lo aspetta

La polemica

Ieri la reazione di Candela: «Sorpreso dalle accuse, non volevo fare polemica»

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