Ampadu rilancia «Spezia, ti salvo grazie a Bale»
«Ho studiato in che modo si comporta un campione come Gareth»
Al Chelsea mi hanno allenato Conte e Sarri, molto bravi a trasmettere la passione per il calcio
Nagelsmann è un allenatore molto tattico: interrompe il lavoro, interviene, spiega a lungo
Appunti sparsi su Ethan Ampadu: a 22 anni ha giocato un Europeo e un Mondiale con il Galles, è stato il nono esordiente più giovane della storia del Chelsea, ha debuttato con Antonio Conte, ha vinto l’Europa League con Maurizio Sarri, è stato allenato da Julian Nagelsmann a Lipsia, ha il cruccio di non aver mai segnato un gol da professionista, è retrocesso in Serie B con il Venezia di Paolo Zanetti e sta cercando la salvezza con lo Spezia di Luca Gotti.
3Ethan, partiamo dal ruolo: difensore o centrocampista?
«Per il momento non ho preferenze. A inizio stagione ho giocato in difesa perché Tuchel aveva fatto questa richiesta prima di lasciarmi andare in prestito. Ma adesso non c’è più lui al Chelsea e sono stato schierato anche a centrocampo. Credo sia un arricchimento per me imparare tante cose. Più avanti, però, sarà meglio avere un ruolo fisso e cercare di diventare tra i più forti lì».
3Cosa è cambiato dal Venezia allo Spezia?
«Il Venezia era una buona squadra, purtroppo ci è mancato qualcosa per raggiungere l’obiettivo e siamo retrocessi. A La Spezia ho trovato un gruppo probabilmente più pronto, con giocatori esperti di lotta per la salvezza. E sono fiducioso. Dal punto di vista personale io ho imparato a conoscere meglio il calcio italiano e soprattutto il metro arbitrale: la mia aggressività mi è costata tanti cartellini purtroppo».
3Contro l’Atalanta aveva finalmente segnato. Poi... Var e delusione.
«Per due minuti credevo di aver fatto il mio primo gol in carriera, a parte i 2 nelle giovanili del Chelsea. Ci sono rimasto male, dopo l’annullamento mi sono concentrato solo sulla partita, ma poi il rimpianto è aumentato anche perché con quella rete avremmo vinto».
Come mai nemmeno un gol?
«Me lo chiedo anche io. Un po’ il ruolo, un po’ forse il fatto che non mi sono mai focalizzato su quest’aspetto. Può darsi sia una questione mentale, ma devo anche migliorare al tiro. Sono molto critico con me stesso».
Lei è stato allenato al Chelsea da Conte prima e da Sarri poi: cosa ricorda di loro?
«Il gioco di Conte e Sarri ha uno sviluppo diverso, come si nota anche adesso osservando il Tottenham e la Lazio. Ma poi vogliono cose simili: una difesa aggressiva, un attacco veloce e verticale. Sono molto bravi a trasmettere la loro passione per il calcio. Quando debuttai, Conte mi disse solo di stare tranquillo e di concentrarmi sul campo».
3Lei ha conosciuto anche Nagelsmann a Lipsia e giocò da titolare l’andata degli ottavi di Champions, vincendo contro il Tottenham di Mourinho.
«Un bellissimo ricordo. Nagelsmann è un allenatore molto tattico. Interrompe spesso il lavoro sul campo, interviene, spiega a lungo cosa vuole dai giocatori».
3Il
«È stata un’esperienza magnifica, ogni bambino sogna di giocare il Mondiale. Però il Galles avrebbe potuto fare meglio: non abbiamo offerto un rendimento all’altezza delle potenzialità».
bilancio del suo Mondiale? Bale ha smesso di giocare. Cosa ha imparato da lui?
«Quello che faceva in campo lo hanno visto tutti. Io ho avuto la fortuna di vedere come mangiava, come si allenava, come recuperava dopo una partita. Ho capito che per vincere cinque Champions non basta essere un talento, ma bisogna soprattutto essere un grande professionista».
3Ramsey le ha raccontato cosa non ha funzionato alla Juve?
«Non ne abbiamo parlato, ma anche lui, come Bale, dà sempre il massimo. Succede che qualcosa non vada per il verso giusto».
3Ethan, a fine anno torna al Chelsea?
«Chissà. Io adesso non ci penso e non è un modo di dire: voglio fare il massimo qui e salvarmi con lo Spezia. Poi vedremo. Non so perché finora al Chelsea non ho avuto una vera occasione. Però a me serve giocare con continuità: è l’unico modo per crescere e mostrare le mie qualità».