Incompiuta Sfiora la rimontona e torna sul mercato Messina: «Si cambia»
Olimpia da -19 a -2, ma vince lo Zalgiris. Il coach: «Pangos out fino a marzo». C’è Walker
La rimonta impossibile si ferma nell’ultimo minuto. Con quella rabbiosa furia con cui aveva ribaltato il Monaco e rilanciato la propria Eurolega a dicembre, Milano accarezza l’idea di una vittoria insperata dopo oltre tre quarti di partita sotto anche di 19 punti contro lo Zalgiris, alla quinta vittoria nelle ultime sei partite. Ma stavolta la favola non c’è. L’Olimpia “legittima” l’ultimo posto con la terza sconfitta consecutiva in Eurolega. «Sono contento per la rimonta - dice Ettore Messina - e dai segnali positivi da Stefano Tonut. Se alcuni giocatori non ci danno abbastanza è difficile competere a questo livello». E apre al ritorno sul mercato: «Sì perché per Pangos i tempi di recupero si allungano fino a marzo. Shields, invece, per fine febbraio dovrebbe farcela. Datome potrebbe rientrare nei 12 domenica». La caccia al play porta al nome di Kemba Walker, 32 anni, 183 cm, ex Nba, appena tagliato da Dallas, dato in arrivo per le visite mediche.
Finale Il finale mitiga appena l’impressione di una squadra tornata in piena crisi. I nove punti faticosamente raccolti nel primo quarto, con un tremendo 3 su 16 al tiro, rappresentano il momento più basso della stagione, dopo il finale con l’Efes Istanbul che portò Messina a ipotizzare il passo indietro. Quando tre tiri da fuori non colpiscono neanche il ferro, i problemi non sono solo tecnici. C’è qualcosa nella testa dei giocatori che li inibisce, come è successo nel periodo delle nove sconfitte consecutive in Eurolega. Lo Zalgiris fa la sua partita, in attacco trova e segna buoni tiri, in difesa taglia fuori dal gioco Billy Baron che non riesce a ricevere un pallone in uscita dai blocchi. Ma è tutta la squadra che è fuori dal gioco, a partire da chi il gioco dovrebbe gestirlo se non crearlo. Un abulico Devon Hall esce presto, Mitrou-Long non cambia faccia all’attacco. Dopo che lo svantaggio dopo 9 minuti ha già raggiunto i 13 punti, nel secondo quarto una scossa di energia arriva dall’insospettato Tonut, finora ai margini in Eurolega. Benché la prima tripla non prenda il ferro, l’azzurro ci mette la voglia in difesa e l’aggressività in attacco. Milano torna a -6, ma dura poco. Kyle Hines ci mette una stoppata e una schiacciata al volo su tap-in per fare un’ulteriore spinta a un gruppo ingolfato. Ma quando si tira con il 33% da due e il 16 per cento da tre, è logico arrivare a soli 27 punti all’intervallo mentre lo Zalgiris è avanti di 10 spinta dai suoi lunghi, l’ex canturino Kevarrius Hayes, e Rolando Smits.
Scossa La spinta si esaurisce e dopo l’intervallo lo svantaggio si dilata raggiungendo il -19 con l’attacco di Milano che si impantana cercando e non trovando fortuna da tre punti. La scossa arriva da un altro insospettabile: DeShaun Thomas esulta in modo plateale per lo spettacolare tap-in del -17 che innesca un 10-0 con 9 punti di un risvegliato Hall poi due triple di Baron e una difesa disperata riportano Milano a soli due punti di distacco a 47 secondi dalla fine. Latripla di Ulanovas a 27’’ dalla fine gela la rimonta impossibile.