La Gazzetta dello Sport

Un azzurro ispirato al... marmo «Nuova era, si comincia»

Presentata la collezione per le Nazionali. E il c.t. Mancini rilancia l’invito: «I talenti ci sono, fate giocare i giovani»

- ROMA v.p.

Cattiva la prima. La nuova maglia azzurra ha debuttato con una sconfitta: la Spagna ci ha battuto 3-1 nel confronto dedicato alle Nazionali under 18. Ma il riscatto può avvenire presto. La speranza, prima di tutto, è che il colore rivisitato possa portare fortuna. Magari a partire dalla sfida all’Inghilterr­a del 23 marzo a Napoli, primo tassello del puzzle della qualificaz­ione al prossimo Europeo in cui giocheremo da campioni uscenti, e dal

Mondiale di luglio che attende le azzurre in Australia e Nuova Zelanda. La novità è il matrimonio con Adidas, rappresent­ata a Roma dal suo ceo Bjorn Gulden, che promette di «portare la maglia in tutto il mondo». Anzi, le maglie. Quella azzurra, home, e quella bianca, away, da trasferta, che al primo impatto sembra addirittur­a più bella di quella con il colore tradiziona­le.

Il marmo

«Parte una nuova era», dice il presidente federale Gabriele Gravina. Che spiega la nuova maglia come un giusto equilibrio, visto che «interpreta, in chiave moderna, la passione e la tradizione dell’azzurro». L’Italia si affianca così nella scuderia Adidas ad Argentina, Germania, Spagna e Belgio, tanto per citare le punte di diamante della collezione. Collezione che coniuga l’azzurro con il marmo, il marmo dei grandi monumenti, un tratto dell’identità del Paese, un’ispirazion­e che si avverte in maniera più evidente proprio nella soluzione bianca.

I giovani Anche Roberto Mancini dà il benvenuto alle nuove maglie. Parla della fase finale della Nations League in Olanda. E invita a dare più spazio ai giovani: «I giovani devono giocare, sia in Italia sia all’estero, e fare esperienza nei club per esserci utili». C’è una cosa che il c.t. proprio non condivide. Lo dice quando gli si chiede di un...Bellingham, classe 2003, italiano. «Credo che anche l’Italia abbia 4-5 giocatori di questo livello, gli va dato tempo e fiducia». E poi cita i nomi di Miretti e Fagioli. La ricerca, comunque non è finita. «Stiamo andando a cercare ovunque giocatori giovani e quasi sconosciut­i». L’importante, però, è farli giocare.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy