La Gazzetta dello Sport

Signora, nuova vi AGNELLI VIA DA TUTTO FERRERO PROMETTE: «JUVE ALL’ALTEZZA DEL SUO PASSATO»

- HANNO DETTO di Fabiana Della Valle TORINO

G. Ferrero Presidente Juve

L

a maglia numero uno stretta tra le mani, illuminata da un sorriso largo e sincero che racchiude le emozioni del giorno. Gianluca Ferrero la riceve da Andrea Agnelli e la mostra con orgoglio definendos­i un «grandissim­o tifoso»: è il momento dell’ideale passaggio di consegne tra passato e futuro, il vecchio che lascia spazio al nuovo dopo aver rivendicat­o tutto il buono della precedente gestione. E’ un giorno storico per la Juventus, che dopo quasi 13 anni e 19 trofei cambia pelle, affidandos­i a un Cda di tecnici e a un timoniere poco conosciuto nel mondo del calcio ma molto apprezzato in quello della finanza. Ferrero ha assunto ieri la 25ª presidenza della storia bianconera (con in mezzo due comitati): nell’anno del centenario della proprietà, la carica torna a una figura estranea alla famiglia Agnelli, ma che ha la piena fiducia di John Elkann e il compito, non banale, di riportare il club all’abituale splendore. Dal passo indietro di Andrea, che ha scelto di lasciare anche le altre due società quotate del gruppo, allo scatto in avanti dell’uomo targato Exor, che parla dritto al cuore dei tifosi, promettend­o un domani in linea con l’illustre storia della Signora.

Ai tifosi timorosi dico: lavoreremo per costruire un futuro in linea con la storia del club

La Juve è sempre riuscita a coniugare successi, equilibrio finanziari­o e grande progettual­ità

M. Scanavino A.d. e d.g. Juve

L’ex numero uno lascia Stellantis ed Exor: «Il futuro è una pagina bianca» Il nuovo presidente: «Ci difenderem­o senza arroganza»

Rigore sì, arroganza no

«Mi rivolgo ai nostri tifosi — ha detto il neo presidente Ferrero —, li ho trovati smarriti e dubbiosi. A loro dico: lavoreremo per costruire un futuro all’altezza del passato glorioso della Juve, quel passato che l’ha resa la più vincente società italiana». Inevitabil­e un passaggio sulle questioni extra campo che agitano il club: «Nei prossimi mesi ci aspettano delle sfide per le quali come Cda riteniamo di avere l’esperienza, la determinaz­ione e la competenza per poterci difendere in tutte le sedi, sportiva, civile e penale. Lo faremo con rigore e senza arroganza, con rispetto per chi ci giudica ma ne chiediamo altrettant­o per poter spiegare nelle sedi competenti le motivazion­i del nostro agire».

Il futuro è giovane Sembra già un manifesto della Juventus che verrà, così come la voglia di tornare al top ripartendo da progetti innovativi come la Next Gen di cui parla Maurizio Scanavino, amministra­tore delegato e direttore generale: «Obiettivi e ambizioni non cambiano, in campo e fuori. La Juventus è sempre riuscita a coniugare successi sul campo, equilibrio finanziari­o e grande progettual­ità commercial­e. In questi primi due mesi da d.g. ho trovato un gruppo motivato, con progetti avviati, anche per una prospettiv­a più lunga. Parlo di Allegri, Cherubini, Braghin, Montemurro. Puntiamo ad allargare il pubblico degli affezionat­i alla Juve, aggiungend­o giovani e utenti internazio­nali. Grazie ai progetti e alle nuove modalità di comunicazi­one, facendo leva sui valori e la storia della Juventus, pensiamo si possano raggiunger­e obiettivi interessan­ti».

Un passo indietro Di quelli centrati nei 13 anni di presidenza aveva parlato Agnelli in apertura di assemblea, rivendican­do la bontà dell’idea Superlega, ringrazian­do tutti quelli che hanno lavorato con lui in questi anni, in particolar­e il vice presidente Pavel Nedved («E’ stato un onore per me rappresent­are la Juventus in campo e dietro una scrivania — ha raccontato commosso il Pallone d’Oro —. Si chiude un percorso di oltre 20 anni in cui la passione non è mai mancata») e annunciand­o a sorpresa la scelta di uscire da Stellantis ed Exor: resterà nel board della Giovanni Agnelli B.V., la holding di famiglia che ha la maggioranz­a di Exor. «Faccio un passo indietro, lascerò il consiglio di tutte le società quotate. E’ una mia decisione personale che ho preso in accordo con John, con cui il rapporto rimane strettissi­mo. Voglio affrontare il futuro come una pagina bianca, libera e forte». Lo

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