Occasione sprecata Raspadori a vuoto Bereszynski stecca
Una notte storta può capitare, per carità. E non è certo tempo di drammi, visto il cammino straordinario di questi mesi. Però il Napoli fuori dalla Coppa Italia agli ottavi, per mano dell’ultima in classifica, fa un certo effetto. E lo fa ancora di più evidenziare come siano stati gli ingressi dei titolari a rendere paradossalmente più fragile la resistenza azzurra. Calo di tensione? Eccesso di autostima? Luciano Spalletti sta già lavorando per capire le cause del blackout, ma non solo. La notte di Coppa ha confermato il momento non certo straordinario di Giacomo Raspadori, l’acquisto più caro dell’ultima sessione di mercato, l’uomo attorno a cui il Napoli ha deciso di puntare forte per la ricostruzione. E insieme a lui, a finire dietro la lavagna c’è l’ultimo arrivato Bartosz Bereszynski, acquistato per permettere a capitan Di Lorenzo di tirare il fiato ma non ancora pronto per non farlo rimpiangere.
Jack confuso
Contro la Cremonese, Giacomo è stato per lunghi tratti impalpabile, impegnato più a trovare una posizione corretta che a cercare una soluzione per far male all’avversario. Ha corso tanto, ma spesso male. E quando è riuscito a girarsi e a puntare, non ha trovato il guizzo illuminante né per servire un compagno né per tentare la soluzione personale. Raspadori ha fatto fin qui benissimo in Champions, quando ha giocato da centravanti nel 4-3-3: doppietta all’Amsterdam Arena nel 6-1 in casa dell’Ajax e rete del 2-0 al ritorno. Giacomo è campione d’Europa, ha trascinato l’Italia di Mancini negli ultimi mesi di Nations League e ha dimostrato di aver i colpi da grande attaccante moderno: per questo Spalletti e Napoli si aspettavano molto di più da lui, martedì. Doveva essere la sua serata e Luciano lo aveva collocato alle spalle di Simeone nel ruolo che ha sempre fatto a Sassuolo. Niente da fare, troppo leggibile e facilmente marcabile: così Jack ha provato ad abbassarsi a fare la mezzala (come provato nel ritiro invernale in Turchia) ma finiva comunque per schiacciarsi sulla punta. Insomma, c’è da lavorare. La fiducia resta massima, ma intanto il Napoli ha detto addio al primo obiettivo della stagione.
Rimandato
E lo ha fatto soprattutto per una dormita colossale di Bereszynski, in coda al match. Gli errori gravi sono due, nella stessa azione: di posizione, con una diagonale troppo stretta chiusa a ridosso dell’area piccola, dove c’erano solo maglia napoletane; e poi di marcatura: sul cross lento di Zanimacchia, bastava rimanere a contatto con Felix per limitare i danni. Spalletti avrà mostrato più volte l’errore a Bere, che ora dovrà reagire. Come tutto il Napoli: dopo una caduta così c’è solo voglia di tornare in campo e cancellare in fretta la serata storta. La Salernitana è avvisata.