La Gazzetta dello Sport

Battuto e infortunat­o «Ora mentalment­e sono distrutto»

Guai a un’anca, Rafa esce al secondo turno con McDonald. Le lacrime della moglie in tribuna

- F.co.

Era diventato un tormentone: «Ma quando ti ritiri? Ma è vero che ti ritiri dopo Parigi? Ma smetterai a fine anno?». E Rafa Nadal ogni volta era costretto a riportare la discussion­e sui propri binari: «Mi piace giocare, amo competere e fino a che il fisico lo permetterà, andrò ancora avanti». E ieri, il suo corpo ha deciso ancora una volta di scombinare le carte. Infortunat­o a un’anca, il mancino è stato battuto al secondo turno dallo statuniten­se Mackenzie McDonald, n 65 al mondo per 6-4 6-4 7-5. Ma soprattutt­o è stato battuto dall’ennesimo guaio fisico. Stanco, abbattuto, deluso, così si è definito il maiorchino, che arrivava a Melbourne da campione in carica, per difendere un titolo che nel 2022 lo aveva reso l’uomo con più titoli Slam al mondo, distaccand­o gli eterni rivali Roger Federer e Novak Djokovic con cui divideva la quota 20 nell’olimpo dei campioni.

La famiglia La lotta eterna di un uomo contro se stesso e i suoi malanni, questa è la storia di Rafa, che ha sempre trovato la forza in se stesso e nella sua famiglia. Quella famiglia che nel box, mentre il campione riceveva le cure del fisioterap­ista, è stata fermata in un‘immagine eloquente, il papà con una mano sul volto, la moglie Xisca, arrivata in Australia col piccolo Rafa Jr. che si asciuga le lacrime, la tristezza della sorella. Perché si gioisce nella vittoria e ci si stringe nella sofferenza. Nadal, dopo la partita, che ha voluto assolutame­nte portare a termine per rispetto all’avversario, ha spiegato cosa è successo: «Lui – ha detto il campione di 14 Roland Garros – ha giocato a un grande livello. Per buona parte del match ho provato a rimanergli vicino, ho lottato, ho avuto le mie chance, ma ha giocato davvero bene mentre io meno. Poi, a un certo punto, non c’è stato più niente da fare». Rafa tornerà subito in Spagna per sottoporsi come sempre alle cure del dottor Cotorro, il suo angelo custode: «Non so ancora bene di cosa si tratta, se è un problema muscolare o articolare - ha spiegato -. In passato ho già avuto qualche fastidio all’anca, ma non mi sono mai sentito come adesso. È come se non potessi muovermi».

Affranto

Davvero abbattuto, il maiorchino nel 2022 ha avuto problemi al solito piede e si è strappato agli addominali durante Indian Wells, questo nuovo acciacco taglia le gambe anche a

un guerriero come lui: «A volte è frustrante, difficile da accettare. Sono davvero stanco di dover affrontare un altro infortunio. In questo momento non riesco a rimanere ottimista e a dire che la vita è fantastica - ha proseguito parlando con i media -. Certo, non mi posso lamentare della mia vita in generale, ma in termini sportivi sono qui, di nuovo a parlare di un problema fisico. Se negassi di essere mentalment­e distrutto, mentirei. È un momento davvero difficile per me. Mi auguro almeno che non sia nulla di grave che mi obblighi a rimanere per lungo tempo lontano dal campo, perché il processo di recupero è sempre difficile». Poi, una pillola di puro “nadalismo”: «Perché non mi sono ritirato? Da campione in carica non volevo salutare con un ritiro. L’essenza dello sport è questa: ci provi fino alla fine, senza badare a quante possibilit­à hai di farcela. Una filosofia che ho seguito per tutta la mia carriera».

Mai stato come adesso. Il recupero sempre più difficile

Non mi sono ritirato perché bisogna provarci fino alla fine Rafael Nadal Vincitore a Melbourne nel 2022

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Rafael Nadal, 36 anni, vincitore dell’Australian Open nel 2009 e 2022, e sopra la moglie Xisca
EPA Ciao Melbourne Rafael Nadal, 36 anni, vincitore dell’Australian Open nel 2009 e 2022, e sopra la moglie Xisca

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