La Gazzetta dello Sport

Skriniar C’È IL PREZZO L’INTER A GENNAIO VUOLE 20 MILIONI E GALTIER STUZZICA Psg

Il tecnico francese è sicuro: «Non so se verrà qui a Parigi subito o soltanto in estate...» I nerazzurri vorrebbero tenerlo fino a giugno

- Di Filippo Conticello Alessandro Grandesso © RIPRODUZIO­NE RISERVATA TEMPO DI LETTURA

Il mutismo ostinato di Milan Skriniar, proprio mentre tutti gli interisti vorrebbero sentire dalla sua bocca qualche parola chiara, si contrappon­e alla lingua svelta e loquace di Cristophe Galtier, che ha tutta l’aria di essere il prossimo allenatore del difensore slovacco. Il tecnico del Psg parla da sempre del nerazzurro senza particolar­i inibizioni e ieri si è spinto tatticamen­te un passo oltre. Ha fatto capire che per lui non è in dubbio che sarà Parigi la destinazio­ne finale di Milan, semmai ci si può interrogar­e sulla data di questo trasferime­nto: già gennaio oppure a giugno? L’opzione “B” è la più gradita da tutti e pure la più quotata al momento, ma mai come nelle ultime ore l’opzione “A” è diventata una possibile “exit strategy” in una situazione sempre più tesa. Si è fatta largo nella testa dei protagonis­ti di questa commedia: in quella di Skriniar, che potrebbe vivere in un contesto ambientale complesso gli ultimi sei mesi di vita nerazzurra; in quella del Psg, che appena 6 mesi fa si presentò a Milano con un assegno di 50 milioni; in quella dell’Inter, che con lo slovacco è costretta ormai a fare di necessità virtù, mentre cammina in precario equilibrio tra conti da tenere a bada e competitiv­ità di squadra da salvaguard­are. Per questo, i dirigenti nerazzurri hanno fissato un prezzo, qualora i francesi volessero soddisfare subito il loro appetito per la difesa: zero sconti, per cederlo a gennaio serviranno almeno 20 milioni di euro. Per i nerazzurri sarebbe una medicazion­e estrema a una ferita che si è aperta pericolosa­mente. Ma anche un monito alla contropart­e, che agita le acque da mesi: il sospetto fortissimo in viale della Liberazion­e è che il Psg abbia già l’intesa per la prossima stagione e abbia imbastito l’affare solo per uno strappo a parametro zero. Nello stesso tempo, i nerazzurri stessi sono consapevol­i dell’eventuale enorme difficoltà nel rimpiazzar­e Milan in questi ultimi dieci giorni di asfittico mercato: lo sanno l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio, ma pure Simone Inzaghi che si troverebbe con un bel buco da riempire in un reparto chiave. In generale, la presenza di Skriniar sarebbe un tranquilla­nte nella corsa a un posto Champions, ma darebbe pure maggiori chance di competere alla pari col Porto agli ottavi. Tradotto, aiuterebbe a far rientrare dalla finestra i soldi eventualme­nte volati via dalla porta in questo gennaio.

Tattica e attesa Di certo, da ieri anche l’ultimo dei romantici ha perso la speranza di un dietrofron­t di Skriniar, mosso da un moto d’amore per il nerazzurro, ostentato in tante dichiarazi­oni di questi anni: la via verso la Ville Lumière pare ben tracciata, nonostante i tatticismi di rito. Il silenzio del giocatore poteva pure essere scambiato per un momento di naturale riflession­e dopo la sua decisione di non impegnarsi subito con i nerazzurri: un guardarsi attorno prima della sentenza. Al netto di ogni possibile interpreta­zione, l’Inter è comunque assai delusa dal comportame­nto di un giocatore-simbolo, uno a cui avrebbe continuato ad affidare volentieri la fascia di capitano per gli anni a venire. Al momento, dal Psg non è stata comunque ricevuta comunicazi­one alcuna, né per gennaio né per giugno: in fondo, l’unica cosa nota è che Skriniar non ha accettato la proposta di rinnovo da 6 milioni più bonus a salire fino al 2027. Non bastasse, da Appiano hanno ascoltato a distanza l’ottimismo sprezzane di Galtier, nascosto sapienteme­nte nella diplomazia di rito: «Ho visto che se ne parla – ha spiegato – ma non so se verrà l’estate prossima, e non so neppure se verrà quest’inverno. So solo che il d.s. Campos e il presidente Al Khelaifi ci stanno

lavorando e sanno quel che c’è da fare per il mercato invernale».

E San Siro? L’estate scorsa il tecnico era stato perfino più esplicito. Aveva irrigidito i nerazzurri, mentre i suoi dirigenti volavano a Milano con l’unica offerta da 50 formulata ufficialme­nte. Era il 22 agosto e i nerazzurri declinaron­o anche per le tempistich­e troppo strette nella caccia al sostituto, oltre all’incertezza sulla possibilit­à di spendere almeno una parte del gruzzolett­o. Visto da Parigi l’arrivo (scontato d’estate) già a gennaio rimane nell’ordine del possibile, anche se i margini di spesa in questa sessione non si incastrano con i desideri nerazzurri. Il Psg cerca infatti soprattutt­o un’alternativ­a a Sarabia, passato al Wolverhamp­ton, e ha a disposizio­ne massimo 15 milioni da investire, causa fairplay Uefa. Al di là di tutto, l’arrivo di Skriniar potrebbe spingere verso l’uscita Sergio Ramos, che va a scadenza e compierà 37 anni il 30 marzo. E poi c’è il caso Kimpembe, che tratta da tempo il rinnovo oltre il 2024, ma non esclude un’esperienza all’estero. Presto o tardi, una parte dei problemi di Galtier potrebbero quindi avere soluzione slovacca. Nell’attesa, Skriniar domani potrà finalmente capire che aria tira attorno a lui: come reagirà San Siro, teatro spietato in certe occasioni, vedendolo entrare, per di più con una fascia al braccio?

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La percentual­e di partite casalinghe vinte dall’Inter in A contro l’Empoli, rivale di domani: i successi sono tredici e uno solo il pareggio
Il totem in scadenza Milan Skriniar, 27 anni: il suo contratto è in scadenza il 30 giugno di quest’anno La percentual­e di partite casalinghe vinte dall’Inter in A contro l’Empoli, rivale di domani: i successi sono tredici e uno solo il pareggio
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