Skriniar C’È IL PREZZO L’INTER A GENNAIO VUOLE 20 MILIONI E GALTIER STUZZICA Psg
Il tecnico francese è sicuro: «Non so se verrà qui a Parigi subito o soltanto in estate...» I nerazzurri vorrebbero tenerlo fino a giugno
Il mutismo ostinato di Milan Skriniar, proprio mentre tutti gli interisti vorrebbero sentire dalla sua bocca qualche parola chiara, si contrappone alla lingua svelta e loquace di Cristophe Galtier, che ha tutta l’aria di essere il prossimo allenatore del difensore slovacco. Il tecnico del Psg parla da sempre del nerazzurro senza particolari inibizioni e ieri si è spinto tatticamente un passo oltre. Ha fatto capire che per lui non è in dubbio che sarà Parigi la destinazione finale di Milan, semmai ci si può interrogare sulla data di questo trasferimento: già gennaio oppure a giugno? L’opzione “B” è la più gradita da tutti e pure la più quotata al momento, ma mai come nelle ultime ore l’opzione “A” è diventata una possibile “exit strategy” in una situazione sempre più tesa. Si è fatta largo nella testa dei protagonisti di questa commedia: in quella di Skriniar, che potrebbe vivere in un contesto ambientale complesso gli ultimi sei mesi di vita nerazzurra; in quella del Psg, che appena 6 mesi fa si presentò a Milano con un assegno di 50 milioni; in quella dell’Inter, che con lo slovacco è costretta ormai a fare di necessità virtù, mentre cammina in precario equilibrio tra conti da tenere a bada e competitività di squadra da salvaguardare. Per questo, i dirigenti nerazzurri hanno fissato un prezzo, qualora i francesi volessero soddisfare subito il loro appetito per la difesa: zero sconti, per cederlo a gennaio serviranno almeno 20 milioni di euro. Per i nerazzurri sarebbe una medicazione estrema a una ferita che si è aperta pericolosamente. Ma anche un monito alla controparte, che agita le acque da mesi: il sospetto fortissimo in viale della Liberazione è che il Psg abbia già l’intesa per la prossima stagione e abbia imbastito l’affare solo per uno strappo a parametro zero. Nello stesso tempo, i nerazzurri stessi sono consapevoli dell’eventuale enorme difficoltà nel rimpiazzare Milan in questi ultimi dieci giorni di asfittico mercato: lo sanno l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio, ma pure Simone Inzaghi che si troverebbe con un bel buco da riempire in un reparto chiave. In generale, la presenza di Skriniar sarebbe un tranquillante nella corsa a un posto Champions, ma darebbe pure maggiori chance di competere alla pari col Porto agli ottavi. Tradotto, aiuterebbe a far rientrare dalla finestra i soldi eventualmente volati via dalla porta in questo gennaio.
Tattica e attesa Di certo, da ieri anche l’ultimo dei romantici ha perso la speranza di un dietrofront di Skriniar, mosso da un moto d’amore per il nerazzurro, ostentato in tante dichiarazioni di questi anni: la via verso la Ville Lumière pare ben tracciata, nonostante i tatticismi di rito. Il silenzio del giocatore poteva pure essere scambiato per un momento di naturale riflessione dopo la sua decisione di non impegnarsi subito con i nerazzurri: un guardarsi attorno prima della sentenza. Al netto di ogni possibile interpretazione, l’Inter è comunque assai delusa dal comportamento di un giocatore-simbolo, uno a cui avrebbe continuato ad affidare volentieri la fascia di capitano per gli anni a venire. Al momento, dal Psg non è stata comunque ricevuta comunicazione alcuna, né per gennaio né per giugno: in fondo, l’unica cosa nota è che Skriniar non ha accettato la proposta di rinnovo da 6 milioni più bonus a salire fino al 2027. Non bastasse, da Appiano hanno ascoltato a distanza l’ottimismo sprezzane di Galtier, nascosto sapientemente nella diplomazia di rito: «Ho visto che se ne parla – ha spiegato – ma non so se verrà l’estate prossima, e non so neppure se verrà quest’inverno. So solo che il d.s. Campos e il presidente Al Khelaifi ci stanno
lavorando e sanno quel che c’è da fare per il mercato invernale».
E San Siro? L’estate scorsa il tecnico era stato perfino più esplicito. Aveva irrigidito i nerazzurri, mentre i suoi dirigenti volavano a Milano con l’unica offerta da 50 formulata ufficialmente. Era il 22 agosto e i nerazzurri declinarono anche per le tempistiche troppo strette nella caccia al sostituto, oltre all’incertezza sulla possibilità di spendere almeno una parte del gruzzoletto. Visto da Parigi l’arrivo (scontato d’estate) già a gennaio rimane nell’ordine del possibile, anche se i margini di spesa in questa sessione non si incastrano con i desideri nerazzurri. Il Psg cerca infatti soprattutto un’alternativa a Sarabia, passato al Wolverhampton, e ha a disposizione massimo 15 milioni da investire, causa fairplay Uefa. Al di là di tutto, l’arrivo di Skriniar potrebbe spingere verso l’uscita Sergio Ramos, che va a scadenza e compierà 37 anni il 30 marzo. E poi c’è il caso Kimpembe, che tratta da tempo il rinnovo oltre il 2024, ma non esclude un’esperienza all’estero. Presto o tardi, una parte dei problemi di Galtier potrebbero quindi avere soluzione slovacca. Nell’attesa, Skriniar domani potrà finalmente capire che aria tira attorno a lui: come reagirà San Siro, teatro spietato in certe occasioni, vedendolo entrare, per di più con una fascia al braccio?