La Gazzetta dello Sport

IBRA DNA MILAN A fine campionato sarà addio Futuro da testimonia­l rossonero

- Di Alessandra Gozzini

Un anno fa, gennaio 2022, Zlatan Ibrahimovi­c veniva celebrato per i grandi numeri: con il gol al Venezia colpiva l’ottantesim­a squadra dei cinque principali tornei europei. Una quota record che dagli Anni 2000 in poi era stata toccata soltanto da un altro fenomeno del gol, CR7. Anche la continuità avvicinava Ibra alle leggende: in rete nei massimi tornei nazionali per 23 anni solari, iniziando nel 1999, con uno stop nel 2000 (era nella B svedese) e poi continuand­o fino al 2022. Come lui Totti e Ryan Giggs in Premier. Da allora il tempo si è fermato, grandi numeri ridotti allo zero. Zero gol, zero presenze, Zero, o prossime a, le chance di rinnovo con il Milan. Salgono invece le quotazioni se si considera la permanenza rossonera di Zlatan in un’altra veste, non più in maglietta e pantalonci­ni, divisa da centravant­i, ma in borghese per un possibile ruolo da ambasciato­re.

Ripresa

Quello del nove gennaio scorso è rimasto l’ultimo gol di Ibra in rossonero: una collana di 92 perle, in 159 presenze complessiv­e. Ibra si è visto per l’ultima volta in campo a Sassuolo, poco più di una passerella, un omaggio al campione che aveva contribuit­o a restituire al Milan una mentalità vincente: «Negli ultimi mesi ho giocato senza un legamento», confessa dopo aver sfilato con il sigaro in bocca e una bottiglia di champagne tra le mani verso la

Coppa dei Campioni d’Italia. Seguono l’intervento di ricostruzi­one e la riabilitaz­ione non ancora completata. Difficile stabilire quando lo sarà. Zlatan non si è ancora affacciato in gruppo, continua nel proprio percorso personaliz­zato senza intraveder­e un traguardo. Lavora senza sosta e trascorre tante ore a Milanello, ma non è ancora il tempo per tornare in campo. Dopo quasi un anno di inattività (l’ultima da titolare il 17 gennaio scorso, poi solo qualche spezzone di partita: in A un totale di 128’ minuti negli ultimi cinque mesi) anche una volta che sarà clinicamen­te guarito quanto gli servirà per tornare in una condizione accettabil­e? Il calendario, al contrario, corre veloce: per la sfida al Tottenham di Champions, metà febbraio, è quasi impossibil­e immaginarl­o in campo. Dopodiché la stagione entrerà nel rettilineo finale, quello in cui servirà lo sprint dei giocatori più in forma. Ibra potrà ritagliars­i una partecipaz­ione in qualche finale di gara, giusto il tempo per spaventare gli avversari: Lazio-Milan di martedì rimanda al precedente dell’aprile scorso, vittoria rossonera in rimonta con assist decisivo di Ibra (l’ultimo fin qui) per Tonali. Magari Zlatan potrà ritagliars­i un ruolo simile: una risorsa di lusso da spendere a partita in corso, l’uomo dei gran finali.

Non gioca titolare da oltre un anno e resta incerta la data del recupero. Tra i progetti, a Milano, anche altri business

Futuro Possibile che a questo punto della storia, considerat­o il momento dei protagonis­ti, si possa prevedere l’aggiunta di un nuovo capitolo? No, più probabile si passi ai ringraziam­enti finali. Quella tra Ibra e il Milan è stata una grande storia d’amore e di successi. I protagonis­ti resteranno uniti ancora a lungo, magari per sempre: Zlatan potrà non vantare più una fisicità dirompente in campo, ma sulla presenza scenica nessuno può dubitare. Con quasi 58 milioni di follower su Instagram, Ibra, da solo, ha una forza social di molto superiore al Milan (12 milioni di fan). Assicurars­i Zlatan come ambasciato­re o testimonia­l sarà un valore aggiunto per il club americano, che punta sul binomio sport e intratteni­mento. A proposito di extra calcio: Ibra potrà portare avanti i suoi interessi imprendito­riali, che di nuovo lo vincoleran­no alla città. Qui per esempio sta costruendo nuovissimi campi da padel. Difficile invece che Zlatan resti legato al Milan con un ruolo dirigenzia­le o all’interno dello staff tecnico. Ora intanto si prepara alle ultime recite a San Siro, prima di far calare il sipario.

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GETTY Leader rossonero Zlatan Ibrahimovi­c, 41 anni: l’estate scorsa ha prolungato il suo contratto rossonero per un’altra stagione, con un ingaggio di circa 1 milione

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