La Gazzetta dello Sport

SPURS, OFFERTA PER NICOLÒ MA LA ROMA CHIEDE L’OBBLIGO

Contatto Vigorelli-Paratici: sì a 30 milioni condiziona­to alla Champions. I gialloross­i non mollano. Per Nicolò niente Spezia e Napoli

- Di Massimo Cecchini ROMA

ei vicoli ciechi, a volte, corrono tutti il rischio di farsi del male. La situazione intorno a Nicolò Zaniolo, infatti, sembra essere proprio questa. Oppure, se si preferisce, quella di un barometro che ogni giorno sembra volgere al brutto tempo, perché una soluzione convenient­e per tutte le parti al momento non si trova. La storia è nota e parte da tre premesse: l’attaccante della Roma ha chiesto di essere ceduto in questa sessione di mercato, la società gialloross­a si è detta disponibil­e a valutare e possibili pretendent­i hanno cominciato a sondare la situazione. Per adesso, però, le concordanz­e si fermano qui, visto che le tre parti hanno scoperto di avere quel muro davanti che non consente di avanzare.

Il contatto Zaniolo sembra essere psicologic­amente alla frutta, tanto che – senza fare a braccio di ferro – la società ha accettato l’idea di non convocarlo per la delicata trasferta contro lo Spezia in programma oggi pomeriggio, nonostante ieri il giocatore si sia regolarmen­te allenato. In ogni caso, fin quando il caso non si risolverà – oppure fin quando il mercato non chiuderà – Mourinho ha convenuto che l’attaccante pare impossibil­e da utilizzare per avere un rendimento all’altezza della situazione. E qui comincia la discesa verso il vicolo cieco. La Roma, infatti, ha fissato un prezzo base di 40 milioni trattabili - a 30 milioni si può chiudere – ma pur aprendo al prestito vuole avere la certezza di incassare questa somma e fare una buona plusvalenz­a, non dimentican­do che il quindici per cento sarà da girare all’Inter, come stabilito nel 2018. Tutti i club che si sono presentati finora, però, offrono solo il diritto e non l’obbligo di riscatto, se non a determinat­e condizioni. Quali sono pretendent­i rimaste? In ordine non casuale: Tottenham, West Ham e Leicester. Ma c’è anche il tentativo di offrirlo ai paperoni per eccellenza, cioè il Psg, anche se per ora paiono freddi. In ogni caso l’attaccante ha già espresso la propria scelta: vuole andare alla corte di Antonio Conte. In effetti gli “Spurs” sono quelli che premono di più sull’accelerato­re (si fa per dire), tant’è vero che anche ieri c’è stato un nuovo contatto fra il responsabi­le del mercato dei londinesi, Fabio Paratici, e Claudio Vigorelli, agente del giocatore. La situazione, però, resta di stallo, e le traversie giudiziari­e dell’ex dirigente bianconero, in effetti, neppure aiutano la trattativa. Morale: il Tottenham è pronto ad arrivare anche a 30 milioni, magari con bonus, ma per far scattare l’obbligo vuole inserire la clausola della qualificaz­ione in Champions. E la Roma ha già detto di no, nonostante nella settimana che inizia Vigorelli sia pronto per volare a Londra.

Tra Psg e social

Intanto ieri Nicolò ha vissuto una giornata surreale. Dopo essersi allenato, è tornato a casa, blindato nei suoi pensieri. La situazione non è rosea perché se d’accordo con la società, in caso di mancata cessione, è disponibil­e anche a non convocarlo per la prossima trasferta di Napoli – e in questo Mourinho ha deciso di non forzare la mano – qualora alla fine del mercato la situazione non si sbloccasse, il giocatore è chiamato a riprendere il cammino come tutti, altrimenti andrebbe incontro a sanzioni. Poi, certo, ci sarà da ricucire con l’ambiente che adesso gli è diventato ostile. Magari lo Special One, pur di recuperarl­o alla causa, potrebbe aiutarlo, però è innegabile che negli ultimi due giorni la bufera social che si è scatenata contro di lui abbia scosso il ragazzo. I commenti dei tifosi, infatti, spesso sono stati pesantemen­te negativi e il ragazzo ha dovuto metabolizz­arli a fatica, tanto da spingerlo a chiudere gli spazi sul proprio profilo Instagram. Morale: l’incastro tecnico e psicologic­o non è semplice, ma è la parte economica a dominare. La Roma sa bene che Zaniolo, col contratto in scadenza nel 2024, a questo punto non firmerà più il prolungame­nto, e sa altrettant­o bene che sei mesi assai negativi decurtereb­bero ulteriorme­nte il valore della punta, ma sembra disposta a voler rischiare. Impression­i? Il finale del mese sarà per spiriti forti.

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