Liverpool e Chelsea deluse Il pari non serve a niente Ma nei Blues brilla Mudryk
L’ucraino da 100 milioni debutta a Anfield, la gara non si sblocca: le big lontane dal quarto posto
Marsch
Il pareggio non serve a nessuno. Lascia Liverpool e Chelsea a braccetto a 10 punti di distanza dal quarto posto occupato dal Newcastle, l’ultimo che vale la qualificazione Champions. Lo 0-0 di Anfield offre qualche speranza in più al Chelsea, che nei 35’ finali ha scoperto Mykhailo Mudryk, il suo ultimo acquisto da 100 milioni di euro che «fa saltare i tifosi sulle sedie», come ha detto entusiasta Graham Potter. È l’idea che qualcosa possa presto migliorare, la stessa speranza che vuole vedere Jurgen Klopp, alla 1000a in panchina: ma sono barlumi di speranza, non certezze. Liverpool e Chelsea sono ancora le grandi deluse della Premier, e acciuffare quel quarto posto così scontato a inizio stagione e ora obiettivo massimo resta tremendamente complicato.
Ha idee in comune con il mio allenatore a Zurigo, così cambiare è stato meno complicato
Novità Mudryk, entrato al 10’ della ripresa, è stato la cosa migliore della partita. I suoi spunti sulla sinistra hanno dato la scossa al Chelsea e costretto Klopp a togliere Milner, palesemente in difficoltà dopo essere stato protagonista della riscossa Liverpool ad inizio ripresa dopo un primo tempo in sofferenza. «Dobbiamo gestire i suoi minuti visto che è fermo da un po’, ma la sua qualità si vede», ha aggiunto Potter sull’ucraino. Come era successo con João Felix, Mudryk in poche giocate ha dato la sensazione di essere meglio di chi c’era prima, di poter aiutare davvero il Chelsea a migliorare un attacco abulico (22 gol in 20 partite). Soprattutto se Potter insisterà su quel 4-2-3-1, modifi
cabile in 4-3-3, con cui i Blues hanno dimostrato di esprimersi meglio. In difesa, oltre al solito Thiago Silva, si è mosso benissimo anche Badiashile, ormai stabilmente al posto di Koulibaly.
Haaland Il norvegese è il giocatore che qui mi ha colpito di più, senza dubbio
Piccoli passi Klopp si accontenta dei “piccoli passi” che ha visto fare al suo Liverpool, di aver mantenuto la porta inviolata per la prima volta dopo 8 partite, di aver fermato a due la striscia di sconfitte in Premier. I Reds restano ben lontani dalla miglior versione di loro stessi: manca fantasia, manca pericolosità in attacco, con Cody Gakpo confinato al centro del tridente e non sui lati, dove rende meglio, complice la condizione non ottimale di Nunez, visto solo nell’ultima mezzora. Il Liverpool avrebbe bisogno del miglior Salah per provare a riprendersi, ma anche l’egiziano col Chelsea è rimasto a secco per la quarta gara di Premier di fila. E servirebbe ritrovare quella creatività e quei muscoli che a centrocampo mancano da tutta la stagione. Meglio concentrarsi sui piccoli passi allora. Ma quelli rischiano di non portare abbastanza lontano.