Rune, 19 anni e tanti sogni «Io non sono un outsider»
Una distorsione alla caviglia destra, poi la botta a un polso nella caduta. Ma niente, comunque, che abbia incrinato le sicurezze di Holger Rune: «Avevo un po’ di dolore, ma il medico mi ha detto che non era niente, quindi ho cercato di non farci caso», ha detto il 19enne danese n° 10 del mondo che al 3° turno ha battuto il francese Ugo Humbert (106): 6-4 6-2 7-6 (5). Tre turni superati, nove set vinti e nessuno perso: percorso netto prima di trovarsi davanti, domani negli ottavi, il russo Andrey Rublev (numero 6).
Prospettive In tabellone Rune è dalla stessa parte di Djokovic — per un potenziale confronto nei quarti di finale — e viene da chiedersi se possa essere proprio lui l’anti-Nole più accreditato. Di sicuro la voglia di accarezzare l’eccellenza non manca a questo ragazzo danese nato nella periferia Nord di Copenaghen e coetaneo (nato una settimana prima) di Carlos Alcaraz, lo spagnolo già capace di issarsi fino alla vetta del ranking mondiale: «Anch’io voglio diventare numero uno (posizione già raggiunta da junior, ndr)», aveva detto Rune nel corso di un 2022 da 3 titoli, tra cui il Masters 1000 di Parigi Bercy quando aveva battuto 5 dei primi 10 del mondo. E ora ribadisce: «Ho grandi ambizioni, quindi non mi considero un outsider». La Danimarca che l’anno scorso nel ciclismo ha vinto il Tour de France (con Jonas Vingegaard) per la seconda volta nella sua storia non era abituata ad avere un tennista di questo livello: nell’era Open, quindi dal 1968, nessun connazionale di Rune aveva raggiunto i quarti di uno Slam prima che lui ce la facesse al Roland Garros nella scorsa stagione. Holger dal 2016 fa base fissa nella fabbrica di campioni di Patrick Mourato
glou, a Nizza, senza dimenticare la collaborazione con Lars Christensen. Ma si è affidato anche a un mental coach che lavorava come motivatore nelle Forze Speciali danesi.
Filosofia «Fallo con passione, altrimenti non farlo». Oppure: «Se resti steso tutto il giorno sul divano non diventi un campione». Sono queste alcune delle massime ispiratrici di Rune, che dal 2021 invia materiale tecnico e completi usati a club dell’Africa e non solo: «Un piccolo aiuto ai bambini che hanno un accesso limitato all’attrezzatura necessaria e desiderano giocare a tennis». Anche il cuore è da campione.