NADIA GRESINI «IO E 4 “SCEMI”, MA ABBIAMO STUPITO IL MONDO INTERO»
Il team fondato da Fausto pronto per il 2023 Correrà anche i mondiali Moto2 e MotoE
ei marzo 2022, l’inizio di una favola dolcissima ed emozionante. In quei mesi complicatissimi dopo la scomparsa di Fausto, molti si erano domandati cosa sarebbe stato della Gresini Racing. «Io no, non ci ho pensato, non ho neanche avuto il tempo», racconta Nadia Padovani, la vedova di Fausto Gresini, che ha preso in mano le sorti della squadra. Ieri a Cervia, un anno dopo quell’inizio favoloso, Enea Bastianini vincitore al debutto in Qatar, Nadia ha varato la seconda stagione MotoGP targata Ducati, con Alex Marquez a bordo al posto della Bestia e Fabio Di Giannantonio riconfermato.
3 In Qatar eravamo al debutto di una nuova avventura, con tutto quello di doloroso che si portava dietro. Era tutto una scoperta. Adesso invece…
«Adesso sono più consapevole di quello che accade sia in azienda sia in pista. Ho preso in mano la situazione a 360°».
3 Il 2022 con un aggettivo. «Pazzesco. Davvero pazzesco».
3Per
sapere dove si va, bisogna sapere da dove si viene. Il 2022 è stato…
«Impegnativo, molto impegnativo. Questa è un’azienda, non solo un team, con 70 persone che dipendono da me. Ma lo sto facendo».
Aveva dubbi su di sé?
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«Non ci ho pensato, non ho neanche avuto il tempo di dire “ce la faccio, o no?”. Ho semplicemente deciso di andare avanti».
È stata una scelta di cuore.
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«Assolutamente sì, era per Fausto. Io l’avevo visto crescere prima come pilota, poi come manager di una piccola squadra che si è ingrandita sempre più. Non volevo perdere quel che aveva creato. Ho scelto in un momento in cui… scegliere non era proprio il caso di farlo».
Se oggi Fausto la vedesse?
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«Sarebbe meravigliato. Sapeva che ho un carattere forte, ma che facessi tutto questo non se lo sarebbe aspettato».
Siete stati la rivelazione.
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«Come ho detto io, e come ci siamo ripetuti con i ragazzi seduti dentro al box, “guarda qui questi quattro scemi con a capo una donna cosa sono riusciti a fare”».
3 L’attimo a cui ripensa di più? «La vittoria in Qatar. Le altre sono state bellissime, ma nella prima c’era tutto, il cuore, il lavoro fatto, il dolore che ci portavamo dietro io e i ragazzi che lavoravano con mio marito».
Ripetersi è più difficile.
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«Sì. Siamo partiti con il botto, ma l’ho già detto ai miei sponsor: l’asticella è già molto alta, ci proveremo, ma non chiedeteci una stagione così».
Quanto vi mancherà Enea?
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«A me è iniziato a mancare già quando l’ho salutato a Valencia. Ma è così, questi arrivano e se ne vanno e noi siamo felici che sia approdato nel team ufficiale, è un orgoglio per noi averlo portato a quei livelli. Perché c’era la moto, il pilota, ma anche la squadra ha avuto il suo peso».
3 Vi ha insegnato qualcosa? «Enea è un ragazzo incredibile. Tu lo vedi, sembra un cucciolo, poi sale su quella moto e diventa una bestia. Ma al tempo stesso è molto tranquillo. Non ha bisogno di pressione e noi non gliene abbiamo mai messa. Ci ha insegnato che se hai determinazione, e la sua è mostruosa, puoi arrivare dove vuoi». 3Lascia
una bella eredità a Di Giannantonio e Marquez.
«Come Enea ne nascono pochi. Diggia ha fatto il suo anno, che non è andato esattamente come speravamo, speriamo che nel 2023 sia nelle condizioni psicologiche giuste per portare a casa quello che ha imparato. Ci deve dimostrare il suo talento. Fausto credeva tanto in lui, e io mi sono fidata completamente del suo giudizio. Credo che possa emergere, ha il potenziale per farlo».
Marquez è molto entusiasta.
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«A Valencia era ovviamente un po’ spaesato, ma in questi giorni che ci siamo visti si è già ambientato molto, ha fatto vedere di trovarsi bene con noi».
3 Il risultato minimo?
«Qualche podio lo voglio fare, se poi scappa una vittoria… Alex è due volte campione del mondo e dopo tre anni su una Honda creata su misura per suo fratello, ha gran voglia di riscatto».
Avete creato la Gresini Events.
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«È una mia idea. Faceva già parte della Gresini Racing, e per un anno e mezzo l’abbiamo sperimentata, creando eventi in pista con sponsor e aziende esterne. Finché ho pensato di renderla autonoma, creando una società nuova che camminerà con le sue gambe».
3 Ci ha preso gusto.
«Mi piace un sacco. E, soprattutto, ci credo molto».
Che orgoglio vedere Bastianini in Ducati ufficiale È un po’ anche merito nostro
Diggia ora deve dimostrarci il suo talento... Marquez si è già ambientato