La Gazzetta dello Sport

MAX E DI MARIA CI CREDONO «Champions? Non è finita A 71 punti è possibile...»

Allegri attacca: «Sul campo solo il Napoli ha fatto meglio» Angel leader: «Il mio futuro? Qui sto bene»

- Di Filippo Cornacchia TORINO

La prima Juve post -15 inizia con John Elkann in tribuna accanto alla nuova dirigenza al completo e finisce con la squadra a raccoglier­e gli applausi del pubblico dell’Allianz Stadium. Non sarà arrivata la vittoria, contro l’Atalanta, ma il 3-3 scoppietta­nte di ieri sera certifica la compattezz­a e il carattere dei bianconeri. La Juve ha reagito, pur andando sotto in due occasioni (la prima dopo pochi minuti), anche grazie a un Angel Di Maria non solo artista di un’altra categoria, ma per la prima volta da quando è a Torino anche leader tecnico e carismatic­o. Il Fideo ha segnato l’1-1 su rigore, ha ispirato col tacco l’azione del 2-1 di Milik e ha messo lo zampino nello schema su punizione del 3-3 di Danilo. Ma soprattutt­o – ed è quello che conta di più – nel momento di massima difficoltà, dentro e fuori dal campo, si è caricato la squadra sulle spalle. «È un punto importante – racconta Di Maria -. Abbiamo fatto una bella gara, anche se con qualche errore. Non è facile ritrovarsi a 22 punti in classifica da un giorno all’altro, ma la Juve è un club forte, molto importante, con una mentalità vincente. La cosa fondamenta­le è essere uniti come gruppo e con i tifosi. Per tutte queste ragioni possiamo ancora puntare al quarto posto». Dal presente difficile al futuro non ancora scontato nonostante il contratto in scadenza. «Probabilme­nte – continua il campione del Mondo - sono arrivato nel momento peggiore della Juventus degli ultimi anni. L’importante è continuare a lavorare. Questo periodo non inciderà sulla mia decisione sul futuro. La mia priorità è la famiglia e qui la mia famiglia si trova bene».

Ripartenza Max Il futuro di Di Maria si deciderà in primavera e le incognite restano tante. Ma Massimilia­no Allegri è concentrat­o sul presente e si gode l’argentino, ieri sera ispirato come ai tempi d’oro. La missione Champions (quasi) impossibil­e della Juventus passa molto dalle magie del Fideo e dai rientri imminenti di Dusan Vlahovic e Paul Pogba, attesi per la gara di domenica prossima contro il Monza. «L’unica toppa della stagione – sottolinea Allegri - è stato il girone di Champions League. Togliendo l’errore tecnico del Var contro Salernitan­a avremmo fatto 40 punti... A parte il Napoli, che sta facendo un campionato straordina­rio, saremmo davanti a tutte le altre. Contro l’Atalanta abbiamo reagito bene dopo giorni di pressione: i ragazzi hanno dimostrato grande serietà. Non dobbiamo farci distrarre dalle cose esterne. Non era facile per i giocatori, a livello psicologic­o, vedersi da un giorno all’altro dal terzo al decimo posto. Dobbiamo andare avanti così, con grande orgoglio. Sono contento per Danilo, che con il gol su punizione ha riscattato il passaggio sbagliato. Schema? L’unico segreto è che quando Di Maria gioca, poi fa giocate straordina­rie. E potevamo fare il 4-3 con Miretti…». Chiusura sulla corsa Champions e sui calcoli per provarci fino alla fine: «A 71 punti conclude Allegri - arrivi in Champions League. È difficile, ma noi dobbiamo guardare la realtà e fare un passo alla volta».

 ?? AFP ?? Guida bianconera Massimilia­no Allegri, 55 anni, è tornato sulla panchina della Juventus nel 2021, dopo averla allenata dal 2014 al 2019
AFP Guida bianconera Massimilia­no Allegri, 55 anni, è tornato sulla panchina della Juventus nel 2021, dopo averla allenata dal 2014 al 2019

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