L’a.d. Scanavino «Giustizia Figc sommaria Siamo compatti»
«La sentenza è ingiusta, abbiamo posizioni solide e le difenderemo. Altri punti in meno? Noi preparati»
La prima volta davanti alle telecamere forse l’aveva immaginata diversa. Maurizio Scanavino, da pochi giorni amministratore delegato della Juventus, sabato pomeriggio ha parlato alla squadra insieme al presidente Gianluca Ferrero, per tranquillizzarla e anche per spronarla a dare il massimo sul campo dopo la stangata della Corte federale d’Appello per il caso plusvalenze. Ieri invece è intervenuto a Dazn nel prepartita per ribadire la linea del club.
Ingiustizia «A nome di tutta la società voglio prendere le distanze da quegli pseudo tifosi che hanno utilizzato un linguaggio di odio e di minaccia nei confronti della Figc, Gravina, la sua famiglia e del procuratore Chiné. Noi sosterremo con grande decisione e con grande forza la nostra difesa, ma sempre con grande competenza, professionalità e rispetto, nei modi e nelle sedi opportune. Riteniamo questa sentenza assolutamente iniqua e ingiusta. Nei prossimi giorni aspettiamo le motivazioni ma sicuramente faremo appello al Coni per sostenere le nostre posizioni, che sono molto solide e chiare. Peraltro sono già state accettate con successo nel percorso ordinario e in aggiunta a queste crediamo di averne delle altre, perciò continueremo su questo percorso. Che sia una sentenza ingiusta non lo crediamo solo noi e i nostri tifosi, perché in questi giorni ho apprezzato tifosi di altre squadre e gente che lavora nel calcio che hanno compreso l’esagerazione e l’iniquità di queste decisioni. Il fatto che la giustizia federale possa comportarsi in modo ingiusto crea preoccupazione, perché oggi può succedere alla Juve, domani a chiunque».
Ricorso
Il messaggio è chiaro e non è dissimile da quello che era stato veicolato il giorno dell’insediamento: la Juventus si difenderà in tutte le sedi con il massimo rigore. La sentenza della Corte federale d’Appello, che ha inflitto 15 punti di penalizzazione ai bianconeri, verrà impugnata davanti al Collegio di garanzia del Coni, che però si esprime soltanto sulla violazione di norme di diritto. In pratica sulla forma e non nel merito, ovvero può rendere nulla la decisione ma non ridurre o togliere la penalizzazione. Entro il 30 gennaio si conosceranno le motivazioni, che permetteranno di capire perché sia stata punita solamente la Juventus e perché le sono stati inflitti più punti di quelli chiesti dal procuratore Figc Chiné (9).
Fischi all’inno Poi ci sono gli altri fronti aperti, quello della manovra stipendi e delle plusvalenze bis, oltre all’Uefa che potrebbe punire la Juventus in campo europeo, escludendola dalle coppe. I tifosi, che ieri hanno fischiato pesantemente l’inno della Serie A e prima ancora i cartelloni della Lega, sono preoccupati e temono altre penalizzazioni. «Dobbiamo essere pronti a tutto - ha aggiunto Scanavino -, questa sentenza ci ha
insegnato che è inutile essere ottimisti o pessimisti, bisogna essere preparati. Abbiamo un consiglio di persone esperte, un pool di avvocati capace e porteremo avanti i nostri elementi con determinazione. Ho visto grande compattezza, sia nel colloquio con Allegri sia nell’incontro con la squadra. Sono rimasto anche un po’ sorpreso, ho trovato un gruppo sereno e determinato. I giocatori erano consapevoli e preparati, anche i messaggi che hanno mandato ieri sui social confermano l’umore». Sul futuro ingresso in società di una figura di campo non si sbilancia: «Questa è una fase particolare, dobbiamo darci delle priorità. Abbiamo una situazione solida nell’area sportiva e ci aspettiamo che arrivino parecchi punti. Superata questa fase ci sarà la seconda e vedremo quali saranno le condizioni». Infine sul passato della Juve: «Il presidente non voleva prendere le distanze da nulla ma semplicemente dire che avremo un approccio professionale, competente e rispettoso».
Lo scenario La decisione verrà impugnata dai bianconeri davanti al Collegio di garanzia Coni
La squadra Il neo-dirigente: «Ho trovato un gruppo sereno e determinato, ero sorpreso»