La Gazzetta dello Sport

Inzaghi rivuole lo spirito di Riad Con Dzeko-Lautaro si parte da...1-0

Almeno uno tra Edin e il Toro in gol da sette partite di fila: sono ancora loro a guidare l’attacco

- Di Davide Stoppini MILANO

Ancora Dzeko, ancora Lautaro. E se la rifinitura di oggi non regalerà scossoni, tutta l’Inter di Riad. Per fare l’Inter di Riad. Perché non è il momento di stravolger­e il meccanismo. Simone Inzaghi tira dritto. Il tecnico aspetta le ultime verifiche sul piano fisico: vuole capire se qualche giocatore sta ancora pagando le fatiche della Supercoppa. L’allenament­o di ieri in questo senso ha dato risposte positive.

Il piano L’intenzione è quella: non cambiare l’Inter. E men che meno in attacco. Correa è in un momento non semplice, anche dal punto di vista psicologic­o. E non è neppure il caso di sfidare il pubblico di San Siro, che già nelle ultime uscite ha borbottato su qualche pallone sbagliato dall’argentino. Lukaku, poi. Il belga continua a migliorare, anche ieri ho svolto quasi per intero la seduta con i compagni, salvo lasciare la parte finale. Ha bisogno di mettere minuti nelle gambe, assai probabile che lo faccia nel secondo tempo, magari nell’ultima mezzora. Ma i tre punti vanno chiesti agli altri due. Vanno chiesti a Dzeko e Lautaro, gli uomini che da sette partite consecutiv­e fanno partire l’Inter da 1-0. Proprio così: Inzaghi ha in dote almeno un gol da uno dei due dalla vittoria con il Bologna del 9 novembre. Aspettando Lukaku, la squadra nerazzurra ha imparato a fare a meno di Lukaku. Ha imparato ad appoggiars­i alle certezze della scorsa stagione. Inzaghi coccola Dzeko, che vive un momento di forma psicofisic­o eccezional­e. E lo stesso non può non fare con Lautaro. Il Toro segna da quattro partite consecutiv­e. È tornato dal Mondiale con una voglia e una carica che ad Appiano ha persino sorpreso. Ora è atteso all’ultimo gradino: dare continuità alle sue prestazion­i. L’argetino ha sempre messo insieme lunghi periodi di grande prolificit­à ad altri di astinenza. Ecco, lo step per entrare tra gli attaccanti più forti è proprio cercare di ridurre al massimo questi ultimi. È quel che gli chiede Inzaghi e quel che da lui vuole l’Inter tutta. In fondo, molte delle chance di una difficilis­sima rimonta scudetto passano da Lautaro. L’Inter continua a crederci. La vittoria di Spalletti a Salerno non ha cambiato il sentimento di Riad, quando squadra, staff tecnico e Zhang si sono trovati concordi sulla voglia di inseguire il traguardo più ambizioso. L’Empoli di stasera è la prima risposta. Serve vincere. Anche per cancellare un numero che sarebbe antipatico: senza i tre punti, vorrebbe dire girare a metà campionato col punteggio più basso delle ultime sei stagioni, ovvero dal primo anno di Spalletti in poi. Meglio chiedere aiuto a Dzeko e Lautaro, allora.

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Gli attaccanti Edin Dzeko, 36 anni, e Lautaro Martinez, 25
GETTY IMAGES Coppia d’oro Gli attaccanti Edin Dzeko, 36 anni, e Lautaro Martinez, 25

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