Benzema lancia il Real e tiene il ritmo del Barca
Karim a Bilbao raggiunge Raul nei gol di Liga, Kroos firma il raddoppio. I catalani battono il Getafe con Pedri
Comincia nel migliore dei modi la complessa settimana di Carlo Ancelotti. Nel nuovo San Mames che registra il record di spettatori, 49.314 anime trascinanti, il Real Madrid ha vinto 2-0 restando a 3 punti dal Barcellona, che senza sprecare energie e soffrendo decisamente più del previsto ha battuto 1-0 il Getafe, al bordo della retrocessione. Ai catalani è bastato un gol di Pedri al 35’ del primo tempo, propiziato da un errore difensivo. Il migliore in campo è stato ancora una volta Ter Stegen, decisivo poco dopo su Borja Mayoral. Il Getafe ha sprecato, il Barça ha gestito e ha rimediato il 13° clean sheet in 17 partite di Liga. I gol incassati sono solo 6.
Sempre lui
Il Madrid è entrato in campo con discreta pressione, ma l’ha gestita al meglio seguendo l’esempio del suo allenatore. Carlo ha scelto di dare fiducia al criticato Camavinga («È stato spettacolare», ha detto Ancelotti alla fine) e ai suoi svincolati spagnoli. E allora dentro Nacho, Ceballos e Asensio. Del difensore si sapeva vista l’assenza di Alaba, Carvajal e Lucas Vazquez, gli altri due sono stati preferiti a pezzi grossi come Modric, Kroos e Rodrygo. Il Madrid è partito bene, guidato dai suoi satanassi d’attacco, Vinicius e Benzema. Il primo come guastatore, il secondo incredibile finalizzatore. Il francese prima ha preso la mira e al 24’ ha aperto la gara con una girata al volo di sinistro gettandosi come un rapace su una palla sghemba che pioveva dal cielo dopo un colpo di testa complicato di Asensio. L’Athletic è la sua vittima preferita e col gol di ieri Benzema è arrivato a 228 reti in Liga, quinto nella classifica all-time del campionato (Hugo Sanchez è quarto a 234) e secondo nei conti del Madrid, parimerito con Raul. Il francese ha già segnato 6 gol dopo la pausa Mondiale.
Assedio infruttuoso
Dall’altra parte c’è l’elettricità dei fratelli Williams, ma Nico è un po’ solo e Iñaki un po’ impreciso. Le cose per i baschi sono migliorate quando Valverde ha fatto entrare Muniain e Guruzeta, e la seconda parte è stata un lungo assedio alla porta di Courtois: caos in area, calci d’angolo in serie, la “Catedral” che spingeva i suoi crociati, tanti tiri fuori, un gol giustamente annullato a Iñaki Williams per fuorigioco di Guruzeta sul tiro di Yuri respinto da Courtois. E dopo tante scintille dell’Athletic, la sentenza di Toni Kroos. Il tedesco era entrato da poco, e al 90’ ha chiuso un bel contropiede e quindi la gara finalizzando un’azione di Valverde con assist di Rodrygo, un altro apparso in campo poco prima. Il cuore dell’Athletic è stato spezzato dal cinismo e dalla capacità realizzativa del Madrid. Ora per Ancelotti due partite al Bernabeu: il derby di Coppa del Re con l’Atletico giovedì e domenica la sfida con la Real Sociedad, terza in classifica. Clienti difficili, ma il Real Madrid è in netta ripresa.