Addio con espulsione? Il capitano è nervoso ma San Siro applaude
Il tempo dirà se quel rosso beffardo, sventolato sotto il naso dopo 40’, sarà il suo ultimo ricordo davanti a questo popolo, in questo teatro. Di certo, tutto il rumore attorno ha distratto perfino il gelido Milan Skriniar, in apparenza un robot venuto dall’Est, ma nella realtà un uomo in carne e ossa finito in una centrifuga di sentimenti. Ieri il difensore in fuga verso Parigi ha finalmente incontrato faccia a faccia l’esigente e spietato San Siro e il risultato è stato un disastro: due gialli nel primo tempo, uno per spallata su Ebuehi e un altro per scarpata su Caputo, poi via negli spogliatoi con le mani nel volto per la disperazione. Mentre usciva, la Nord cantava comunque il suo nome, onorando la promessa fatta all’inizio e rispettata da tutto lo stadio: gli ultras avevano chiesto di non fischiare lo slovacco nella serata in cui veniva festeggiata la Supercoppa. Nessuna reazione teatrale o isterica, zero striscioni supplicanti o di attacco, solo un po’ di sana indifferenza. Ma questa era pur sempre la prima partita da quando lo strappo dello slovacco è diventato pubblico e la solita ruvidezza dello slovacco non è stata tenuta sotto controllo, forse per poca serenità.
Professionista Nonostante tutto, Inzaghi lo ha difeso come si fa con un figlio: «Non mi aspetto scuse da lui – ha detto -, ha fatto due falli che devo rivedere perché al momento sono rimasto perplesso… Skriniar è un professionista esemplare che si allena e gioca sempre nel migliore dei modi. Ora c’è questo stallo sul rinnovo, questa situazione “mezzo e mezzo’ che non aiuta lui e noi, ma la società sta cercando di risolverla». Dopo questa notte da incubo, nei prossimi giorni lo stesso Millan Skriniar capirà se potrà lasciare subito l’Inter o aspetterà sei mesi prima di prendere casa a Parigi: niente può essere escluso perché, nonostante la seconda sia ancora la soluzione più plausibile, il Psg sta valutando se anticipare a gennaio il suo sfizio. L’Inter di fronte a una offerta congrua, 20 milioni circa, lo accompagnerebbe alla porta per evitare di dissanguarsi. Nell’attesa, il suo agente, Roberto Sistici, ieri a TeleNord ha scaricato le colpe dell’addio sulla società: «Al momento non ci sono possibilità che Skriniar rinnovi, noi dialoghiamo col Psg e non solo…». Di certo, al netto di ogni prestazione negativa o possibile cartellino preso, resta la delusione di tifosi e società nei confronti di un giocatore che aveva giurato amore al nerazzurro: troppo alta è la differenza tra la massima offerta del club di Zhang (6 milioni più bonus) e lo stipendio da 9 promesso dall’emiro del Qatar. Al momento, però, nessun dirigente francese ha riannodato in forma ufficiale il filo con l’Inter, né per un trasferimento a gennaio e neppure per avvisare della trattativa a parametro zero, come da obbligo regolamentare. Nei prossimi sette giorni, però, ogni finale di questa lunga telenovela è davvero possibile. E anche l’atteggiamento della gente verso lo slovacco potrebbe mutare. Basta leggere tra le righe di un altro pezzo del comunicato della Curva: «Tutte le valutazioni sulla condotta morale di Skriniar sono rimandate, la scelta per il suo futuro ne definirà lo spessore umano e la scala di valori».
In questo momento non ci sono possibilità che Skriniar rinnovi il contratto con l’Inter. Noi stiamo parlando con il Psg e non solo...
Roberto Sistici Agente Skriniar