La Gazzetta dello Sport

Il gol di Harry riavvicina il Tottenham al 4° posto Kane rilancia Conte

- Uragano Kane AFP di Davide Chinellato TEMPO DI LETTURA

Il tiro di Harry Kane, 29 anni, alla fine del primo tempo che firma l’1-0

Fulham ko, Champions ora a soli 3 punti. Decisivo questa volta pure Lloris L’Everton ha esonerato Frank Lampard

Harry Kane è la medicina ai mali del Tottenham. Come sempre. Un gol da record del 29enne centravant­i regala alla squadra di Antonio Conte un prezioso 1-0 in casa del Fulham e trasforma il capitano della nazionale inglese nel massimo goleador nella storia degli Spurs: 266 reti, come il leggendari­o Jimmy Greaves, che a quel bottino ci era arrivato nel 1970. Kane lo ha raggiunto 53 anni dopo, allo scadere del primo tempo nel gelo di Craven Cottage, con una delle sue magie, un destro imparabile dal limite dell’area che ha ammutolito lo stadio in riva al Tamigi, il 33° in cui Kane ha segnato in carriera in Premier. Era quello di cui il Tottenham aveva bisogno: le due sconfitte contro Arsenal e Manchester City avevano lasciato strascichi sugli umori dei giocatori, in un momento già complicato sia dentro che fuori dal campo (i cori per Conte e contro Daniel Levy, il presidente del Tottenham, sono stati il perfetto promemoria). Kane prima della partita aveva detto che spettava ai giocatori tirare fuori gli Spurs dai guai. E così ha fatto. In prima persona, come spesso gli è capitato in carriera.

Non solo Kane Il Tottenham è ancora ben lontano da quello che vorrebbe Conte, dal livello di una squadra che è a soli tre punti in classifica (ma con una partita in più) dal terzo posto che Manchester United e Newcastle occupano in condominio a quota 39. Tolto Kane, che al 57’ ha avuto anche di testa l’occasione per quello che sarebbe stato il suo gol numero 200 in Premier (tutti con la maglia degli Spurs) negatogli però da Leno, l’attacco ha confermato tutte le difficoltà dell’ultimo periodo, in cui la squadra di Conte fatica a creare gioco. Anche perché Kane è stato ancora lasciato solo dal coreano Son (sempre lontano dal suo livello abituale), e Kulusevski sembra ancora in rodaggio dopo il lungo infortunio e né Emerson Royal né Perisic sugli esterni supportano come richiedere­bbe il gioco di Conte.

Difesa ok La buona notizia però arriva dalla difesa: aveva concesso 21 gol nelle 10 precedenti partite di Premier, con Lloris che solo una volta aveva mantenuto la porta inviolata e almeno 2 gol al passivo nelle altre circostanz­e. Uscire da Craven Cottage senza gol subiti, col portiere

AFP francese autore dei salvataggi migliori, è una bella iniezione di fiducia. Come i tre punti accumulati in classifica con la quarta vittoria nelle ultime 11 partite. È arrivata contro una di quelle “grandi” che il Tottenham quest’anno non aveva ancora battuto, perché il Fulham in caso di successo avrebbe scavalcato la squadra di Conte in classifica. La squadra del portoghese Marco Silva gioca bene e gli Spurs hanno sofferto nel primo tempo, prima che Kane cambiasse la partita con una delle meraviglie che lo hanno reso leggenda. E l’uomo a cui il Tottenham chiede aiuto ogni volta che è in difficoltà.

Il leader Antonio Conte, 53 anni

Ciao Lampard Intanto l’Everton ha esonerato Frank Lampard, in panchina da un anno. I Toffees sono ultimi in classifica e non vincono da 8 partite (6 sconfitte). Il primo nome per la sua sostituzio­ne è Marcelo Bielsa. L’Everton è fermo fino al 4 febbraio, quando riprenderà la Premier ospitando l’Arsenal. A Varsavia intanto oggi dovrebbero annunciare l’ex c.t. del Portogallo Fernando Santos come nuovo tecnico della Polonia.

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