La Gazzetta dello Sport

MILAN E INTER PER CREDERCI ANCORA CI VUOLE UN COLPO

- Di ANDREA MASALA Pur se

Milano non piazza affari, per ora, ma qualcosa si muove. Manca una settimana alla fine del mercato: sia il Milan sia l’Inter, alla casella acquisti sono allo zero o quasi. Sulla sponda rossonera, però, c’è l’abbocco con Zaniolo per un prestito con obbligo di riscatto, si aspetta la risposta definitiva della Roma per l’ingaggio immediato. Sarebbe un’ariosa svolta in una campagna asfittica. In casa nerazzurra, per evitare oltre al danno la beffa, si preparano a cedere capitan Skriniar, ai saluti con un cartellino rosso, da subito, almeno per ottenere quei 20-25 milioni dal Psg. Il ko in casa con l’Empoli, poi, impone serie riflession­i. Le milanesi però, seconda e terza in campionato, anche se il loro pubblico la reclama a gran voce, faticano a fare, come dicono a Napoli, “’a mossa”. Nel frattempo Spalletti e i suoi fuggono in solitaria con 50 punti al giro di boa, i migliori in attacco e in difesa. L’exploit garantisce margini rassicuran­ti ma richiede conferme, altrimenti sarebbe utile per celebrare lo scudetto, ma d’inverno. In zona alta, non capita tutti i giorni, manca la Juve, a metà classifica con la penalizzaz­ione di 15 punti. Ci sarebbe anche la Roma, che con un maxi filotto diventereb­be più di una outsider. I gialloross­i però vengono attraversa­ti a cadenze ormai regolari da turbolenze interne, come evidenzia il caso di Zaniolo. Il Napoli è il favorito con 57 punti da assegnare: davvero tutto finito? Le vincitrici degli ultimi scudetti, tutte e due con la doppia stella nel mirino, dovrebbero prendere in prestito il motto della Juve «Fino alla fine». Ma per provarci ancora avrebbero bisogno di rinforzi veri. L’operazione Zaniolo rispondere­bbe all’esigenza. I campioni in carica devono rialzare la testa, già da oggi in trasferta contro la Lazio, con ciò che passa il convento. Non poco, ma nemmeno troppo. Secondo un vecchio adagio, è dura vincere senza un bravo portiere e un efficace centravant­i. Con l’1 e il 9 al massimo, Maignan tra i pali e Giroud in attacco, è arrivato il 19° scudetto, come da antica tesi. Okay, però non tutto si replica tale e quale, come ha capito Pioli, bravissimo a realizzare l’impresa a maggio. Poi la concorrenz­a si fa più agguerrita, i titolari hanno più chilometri sulle gambe e non sempre sono motivatiss­imi. Maignan è stabile ai box, Giroud non segna in rossonero dal 5 novembre, da prima del Mondiale, Origi è impalpabil­e: magari un innesto di peso, vedi appunto Zaniolo, in ruoli così delicati ci può stare. Nemmeno l’Inter dispone di un organico attrezzato in ogni reparto, eppure appare più compassata, nonostante l’ennesimo allarme scattato dopo l’1-0 di ieri. Skriniar è in malinconic­a uscita, Lukaku in affannoso recupero: attorno a due posizioni-chiave c’è tanta nebbia. La fiammata in Supercoppa ha riacceso l’orgoglio: «Vinciamole tutte, ci siamo anche noi». Gli slogan costano poco, più oneroso invece rimpolpare una rosa incompleta. La prestazion­e con l’Empoli non concede attenuanti: tanto per fare nomi, Asllani e Bellanova non sono maturi, Correa è fuori fase. All’Inter, se vuole tentare l’estremo assalto, serve ben altro, ma finora è calma piatta.

E dire che per le milanesi l’esperienza nella cosiddetta finestra di riparazion­e, negli ultimi vent’anni, non è stata poi così negativa. Il Milan ha preso Thiago Silva e Pato nel 2008, Cassano e Van Bommel nel 2011, Balotelli nel 2013, Ibra-bis nel 2020 e Tomori nel 2021. L’Inter si è aggiudicat­a Stankovic e Adriano nel 2004, Pandev nel 2010, Brozovic nel 2015, Eriksen nel 2020.

Le due milanesi non possono ricascarci dopo gli errori estivi commessi sul mercato Ora sarebbero ideali rinforzi tipo Zaniolo

incompleta, è una galleria che basta e avanza per incoraggia­re i due club a buttare i soldi oltre l’ostacolo, il famigerato paletto della sostenibil­ità economica, che guarda caso ogni tanto si può abbattere. Arrivano i giorni della merla, per credenza popolare i più freddi dell’anno, tra due settimane c’è il derby.

Per riscaldare Milan e Inter ci vorrebbe qualcosa di forte, se non altro per non rassegnars­i a chiudere in anticipo, in anonima dissolvenz­a, la stagione. Errare è umano, perseverar­e è diabolico, non soltanto per il Milan, ma pure per l’Inter. Chi può batta un colpo.

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Nel mirino Nicolò Zaniolo, 23 anni, attaccante della Roma, esulta inseguito dal compagno Tammy Abraham, 25. È tra gli obiettivi di mercato del Milan, viene dato ormai in uscita dal club gialloross­o. Zaniolo è ancora nel giro della Nazionale, il c.t. Roberto Mancini lo considera uno degli elementi più interessan­ti della selezione azzurra del futuro

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