La Gazzetta dello Sport

ESTASI LAZIO Milinkovic vola alto «Noi da scudetto? Se giochiamo così...»

Il serbo: «La vittoria più bella da quando sono in questa società». Sarri: «Calma e testa alla Fiorentina»

- Di Nicola Berardino Stefano Cieri ROMA © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Quanto fa felice la Lazio il 4-0 contro il Milan? Tra le emozioni del dopo partita Sergej Milinkovic non ha dubbi e colloca il trionfo dell’Olimpico in testa ai suoi otto anni in biancocele­ste. «Possiamo dire che questa la mettiamo al primo posto. Una vittoria bella e meritata, davanti ai nostri tifosi, con una grande partita». Il primo gol in carriera al Milan ha avviato il volo laziale. Il Sergente risponde anche in chiave Fantacalci­o. «Certo che mi sono schierato... Si è parlato negli ultimi giorni del fatto che non avevo mai segnato ai rossoneri. Beh, più ora più 3 al Fanta; me lo sentivo». Il centrocamp­ista di Sarri guarda oltre i tre punti conquistat­i: «Ora testa bassa e piedi a terra, andiamo avanti. Se giochiamo come nelle ultime tre partite possiamo andare in alto, tanto in alto. Ci sono sempre i momenti in cui caliamo ma prima li eliminiamo e più saremo in alto». Non dribbla Milinkovic alla domanda se questa Lazio può diventare da scudetto. «Perché no, se abbiamo fatto questa partita contro i campioni in carica perché no?». Mattia Zaccagni continua a essere uno dei grandi protagonis­ti. «E’ un piacere giocare con questa squadra, io cerco di fare il mio dovere. Devo tutto a Sarri, che mi ha trasformat­o da centrocamp­ista offensivo in un vero attaccante esterno». Ma dove può arrivare questa Lazio? «Sognare non costa nulla - dice ancora Zaccagni -, ma dobbiamo restare con i piedi per terra e continuare a lottare con le squadre che stanno vicino a noi». Esulta anche Alessio Romagnoli: «Abbiamo fatto una partita bellissima. Per me è stata una serata emozionant­e, perché per la prima volta dopo tanti anni ho giocato contro il Milan. Ma adesso sono contento di essere alla Lazio. Sono qui non solo perché sono tifoso laziale, ma anche perché c’è un grandissim­o progetto, una società seria e un pubblico fantastico».

Obiettivo continuità

Maurizio Sarri maschera la sua soddisfazi­one per una vittoria esaltante. Anche perché varie volte la Lanon

zio nella sua gestione non ha saputo dare continuità a successi importanti. «Appena l’arbitro ha fischiato la fine mi è passato per la testa che abbiamo una partita con la Fiorentina tra pochi giorni, domenica – dichiara il tecnico biancocele­ste -. Noi viviamo in una piazza bellissima, ma particolar­e: riuscire a far mantenere l’equilibrio ai ragazzi penso sia l’aspetto più importante».

Ambizioni Milinkovic ha parlato di Lazio da scudetto. Sarri dice la sua: «Un’idea di questo tipo

la possiamo avere. È più un sogno. Dobbiamo riuscire a mantenere l’adrenalina con cui abbiamo giocato anche nelle prossime partite. Champions? Non ci siamo mai nascosti né esposti. Cercheremo di fare il massimo, a fine anno tireremo le somme. Sulla carta ci sono squadre più attrezzate, ma questo non esclude che noi lavoreremo al meglio». La chiave tattica anche nell’inseriment­o di Felipe An- derson al posto dell’infortunat­o Immobile. «Era uno degli aspetti sui quali abbiamo preparato la partita: per cercare di approfitta­re dello spazio tra un difensore del Milan e l’altro. Il movimento di Felipe lo ha accentuato. Soprattutt­o nel primo tempo però, anche la costruzion­e dal basso è stata fatta su buoni livelli». E ancora: «A livello di goduria il massimo è il derby – chiude Sarri –. Stavolta abbiamo fatto meglio tatticamen­te. È una delle migliori partite da quando sono alla Lazio. Dobbiamo toglierci la pecca di lasciare punti in maniera inaudita contro squadre sulla carta inferiori alla nostra. Ora vediamo di recuperare Immobile. Attendo domani (oggi, ndr) l’esito degli esami strumental­i per capire se siamo sulla buona strada».

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