CAPITANO IN BILICO Skriniar, il club spinge per cederlo subito Ed è gelo con l’agente dello slovacco
Alla dirigenza non è piaciuto l’intervento del procuratore durante la sfida con l’Empoli. Si aspetta solo una mossa Psg
Milan Skriniar ha sbagliato i tempi, in campo e fuori, e questo contemporaneo unodue non va giù all’Inter. A San Siro lunedì sera lo slovacco è arrivato fuori giri un paio di volte, prendendo in 40’ due gialli che hanno intossicato la partita: la calma olimpica del difensore si è persa per una sera, del resto anche per un robot venuto dall’Est è impossibile non risentire dell’incertezza sul futuro e del gran chiacchiericcio attorno. Negli stessi momenti, a sbagliare il timing è stato l’agente del giocatore, Roberto Sistici, che ha parlato all’emittente genovese TeleNord: lì ha scaricato la colpa del mancato rinnovo solo sull’Inter e ha ammesso la trattativa con altri club. Il tutto proprio mentre il suo assistito giocava (male) con l’Empoli e veniva espulso prima della fine del primo tempo: tempistica quantomeno singolare. All’Inter è andata di traverso soprattutto la scivolata del procuratore di Milan, considerata stonata per i modi e per il contenuto, mentre il rosso in campo del difensore è stato ovviamente valutato come un errore umano. Nessuno ad Appiano discuterà mai lo Skriniar calciatore, serio e affidabile al punto da meritare una fascia al braccio, anche se in questo momento la serenità abita decisamente altrove. Di certo, la strana serata vissuta contro l’Empoli, tra campo e televisione, segna un punto di non ritorno nel rapporto tra i nerazzurri e il mondo che si agita alle spalle del difensore. L’Inter ieri ha ragionato sulla possibilità di chiedere il deferimento dello stesso Sistici, che ha parlato alla luce del sole di negoziazioni con altri club, senza che i nerazzurri siano mai stati avvertiti per via ufficiale, cosa proibita dai regolamenti. Alla fine non sarà percorsa questa strada, ma la dirigenza è comunque sempre più convinta della necessità di separarsi da Milan a gennaio, proprio per tamponare la ferita ed evitare altre emorragie.
Questione di conti Se è vero che a fine agosto l’Inter poteva raccogliere 50 milioni sonanti dalla cessione dello slovacco, a sei mesi appena dalla scadenza del contratto ci si accontenterebbe di molto meno: 20 è il prezzo fissato dalla casa per una separazione anticipata. Il problema è che, fino a questo momento, il Psg non ha lanciato segnali concreti sul tema, preferendo una tattica attesa: il progetto del club dell’emiro del Qatar è di prenderlo comodamente a zero a luglio, grazie a un’offerta di stipendio più ricca di almeno tre milioni rispetto a quella interista. A pesare nella testa di Milan è anche la certezza di poter giocare per la vittoria della Champions. Proprio per questo il tecnico Cristophe
Galtier preferirebbe averlo subito, vista la complessità della sfida agli ottavi contro il Bayern: il budget per gennaio del club non è altissimo, e la priorità è l’erede di Sarabia, ma peserà parecchio anche la volontà dell’allenatore. Ieri lo stesso Galtier ha ribadito per la seconda volta che il matrimonio Skriniar-Psg prima o poi si celebrerà. Non c’è da discutere sul se, ma solo sul quando: «Lo abbiamo inseguito a lungo in estate, ma non so quando arriverà...», ha ribadito l’allenatore, sempre ammiccante sull’argomento. Così i nerazzurri aspettano e sperano che la mossa da Parigi arrivi in questo fine gennaio: così si ridurrebbe il danno economico e si eviterebbero eventuali problemi ambientali nei prossimi sei mesi. D’estate bisognerà fare cassa, inizialmente prima del 30 giugno con un primo pezzo grosso da vendere alla ricca Premier: tutti gli indizi portano a Denzel Dumfries che nel 2023 è sparito dai radar e rischia seriamente di svalutarsi. La dirigenza nerazzurra teme che l’addio all’olandese non sia sufficiente e che bisognerà privarsi di un altro big: per evitare ulteriori dolorosi sacrifici in estate, sarebbe meglio iniziare a incassare qualcosa già da Skriniar.