Nel cuore del Toro Ricci, testa e grinta per Juric
I suoi numeri in campionato Il play granata: «Il tecnico mi chiede di migliorare fase difensiva e inserimenti»
Al Filadelfia si sta lavorando al Ricci-bis, ovvero alla seconda gara consecutiva nella quale il governo della squadra granata verrà affidato al giovane toscano. Nato a Pontedera, Samuele è stato allevato nella culla di Empoli, un club che, come ha detto, «sa comportarsi in modo perfetto con i ragazzi. Io ci sono arrivato da bambino, insieme con altri che stanno per affermarsi o sono già venuti fuori e devo dire che l’Empoli ha un metodo di lavoro collaudato. I tecnici non hanno timori a lanciare un giovane in prima squadra, che sia la Serie B o la A. E se sbaglia una partita magari lo ripropongono in quella successiva».
Racconto Alla vigilia della sua partita col passato, Ricci si è raccontato a Dazn in maniera schietta e simpatica, proprio da toscano verace. C’è un altro passaggio in cui emerge il suo attaccamento all’ambiente di Empoli. Si parla dei tifosi granata che chiedono a Samuele di cercare di più la porta. Non ha ancora segnato… «Lo so, me lo ricorda pure chi mi vuole bene. Ci sto lavorando, credo sia un fatto di coraggio, di abitudine, pure. Comunque dovesse capitare di far gol sabato non esulterei mai e poi mai. E’ una questione di rispetto nei confronti di un ambiente che mi ha voluto bene e mi ha cresciuto. All’Empoli de
vo essere grato. Non so se arriverà questo gol dell’ex, se capita, bene per il Toro. Ma niente festeggiamenti da parte mia».
Grazie Juric Dopo il bel rapporto con il suo ex allenatore Andreazzoli, Ricci sta diventando uno dei giocatori chiave del modulo Juric. Un tecnico che «parla chiaro, è molto diretto.
Quello che pensa te lo dice, nel bene e nel male. Ed è la cosa che mi piace di più. Poi ritengo che sia una bravissima persona. Io ho un ottimo rapporto con lui. In allenamento è un tecnico che aiuta sia i giovani che i veterani a stare in campo nel modo giusto per essere perfetti per il suo gioco. Da quando sono arrivato al Toro gli aspetti in cui sono migliorato di più riguardano la fase difensiva, la concentrazione sull’uomo».
Infatti parlando di Samuele prima o dopo qualche partita, il tecnico croato ha sottolineato che il giovanotto non ha di sicuro completato la sua maturazione. «Mi dice sempre che bisogna avere una gamba forte. Con questo parla proprio dell’uno contro uno, che è molto richiesto nel suo gioco. Questo però lo raccomanda a tutti. E’ un aspetto che volevo migliorare a prescindere e tutt’ora devo migliorare. Quando sono arrivato venivo da un gioco più di letture, ora sono cresciuto. Con Juric c’è più inserimento e quindi serve più gamba. Ho dovuto imparare un nuovo modo di fare calcio, perché io ho sempre fatto il mediano nel centrocampo a 3. Poi ho giocato mezzala nelle giovanili e con Dionisi».
Firenze Sabato il confronto è delicato per entrambe le squadre. L’Empoli è solo un punto dietro e arriva alla sfida galvanizzato dal successo di San Siro contro l’Inter. Anche il Toro però ha lasciato Firenze con una bella scorta di adrenalina da spendere al Castellani. Un match molto complicato pure sul piano psicologico per le prospettive che apre al vincitore. «Mah, la vedo così: non dobbiamo pensare agli obiettivi, ma al tipo di partite che ci aspettano».
Il Toro poi sarà nuovamente a Firenze nei quarti di Coppa Italia. Partita che Samuele giudica così. «Faremo di tutto per passare il turno. Noi ci teniamo molto. Ora che ci siamo dobbiamo dare il massimo per qualificarci alla semifinale. Sono sfide uguali a quelle di campionato. Dobbiamo affrontarle allo stesso modo e con la stessa concentrazione».
Gli obiettivi «Faremo di tutto per passare il turno in Coppa Italia: vogliamo la semifinale»
Tutti mi ricordano che non ho ancora segnato Ci sto lavorando, è un fatto di coraggio
Juric è una persona che parla chiaro. E’ molto diretto. Quello che pensa te lo dice
Samuele Ricci / 2