Sono i più forti Ci possono dare una sfida equilibrata
Niente di nuovo sotto il sole australiano. Si avvicinano le fasi decisive, quelle che incoroneranno il campione del primo Slam di stagione, e i due favoriti della vigilia, Djokovic e Tsitsipas, si avviano a disputarsi il titolo e anche il numero uno del mondo. Salvo sorprese clamorose, ovviamente, sempre possibili nel tennis ma mai come questa volta lontane dalla probabilità. Eravamo stati buoni profeti nel pronosticare il serbo e il greco come i capofila del tabellone maschile, stante l’assenza di Alcaraz e Kyrgios e le condizioni fisiche precarie di Nadal. Entrambi si esaltano nelle condizioni ambientali e tecniche (velocità del campo e della palla) di Melbourne Park, tanto che il Djoker è il padrone assoluto del torneo avendolo vinto nove volte e Tsitsipas giocherà la quarta semifinale; il rendimento che hanno tenuto da inizio stagione d’altronde testimonia il loro eccellente stato di forma. I dubbi, semmai, riguardavano lo stato di salute di Djokovic, che ha affrontato i primi turni con un’infiammazione del tendine del ginocchio sinistro: ma come Terminator nei noti film di fantascienza, più gli spari addosso e più lui si rigenera. Così, con il trascorrere delle partite, ha superato il problema o quanto meno è riuscito a maneggiarlo senza patemi, e le ultime due partite sono state una lezione di tennis agli avversari. Non potrà essere la semifinale con Paul, che merita comunque gli applausi, a interromperne la corsa verso la Decima in Australia e il 22° Slam, così come Tsitsipas, seppur con qualche difficoltà in più, dovrebbe venire a capo di Khachanov. A quel punto, ci potremmo godere la finale tra i due giocatori più forti del momento e quella che dovrebbe offrire il maggior equilibrio: la pesantezza di palla del greco e il suo rendimento attuale al servizio potrebbero annacquare il ritmo straordinario di Nole e offrirci uno spettacolo degno di due numeri uno.