Pari da paura
Doppietta dell’attaccante blucerchiato, ma nel recupero un rigore, a lungo contestato dagli ospiti, regala il punto a Palladino Gabbiadini illude la Samp Pessina salva il Monza al 99’
Certe stagioni nascono storte e non le raddrizzi nemmeno se hai i muscoli caratteriali del Drago Stankovic. Cento minuti di partita quasi perfetta e poi l’errore fatale, quello che quando sei nella palude non ci si può permettere. Nemmeno il sinistro nobile di Manolo Gabbiadini – doppietta, cioè equivalente a tutto il fatturato offensivo della squadra finora nel 2023 – riesce a illuminare la classifica proletaria della Sampdoria. Che ferma l’emorragia di 5 ko di fila senza gol, ma stava assaporando di più contro il Monza. Imborghesito dal successo sulla Juventus? Sarebbe comprensibile: una vittoria così, unita a una classifica così tranquilla, varrebbe una stagione intera. Il 2-2 finale però matura con un forcing finale da squadra che ha ancora voglia e di nuovo nel recupero, come contro l’Inter. Era la prova del nove e in qualche modo l’ha risolta il 9, anche se ha il 37 sulle spalle: Petagna prima ha pareggiato e poi ha guadagnato il rigore del pareggio, trasformato dal glaciale Pessina. Palladino resta l’unico allenatore del campionato imbattuto nel nuovo anno. Stavolta pure fortunato, qualità che di certo non guasta.
Sbronza
Non è stato il solito Monza. E chissà che davvero non c’entri l’hangover del successo allo Juve Stadium. La squadra di Palladino è sembrata meno determinata nei duelli, a fronte di una Samp invece aggressiva e “alta”, e più slegata nelle combinazioni e nell’occupazione degli spazi. E infatti dopo dodici minuti in vantaggio ci va la Sampdoria: a proposito di duelli, su un lancio dalla sinistra Caldirola si fa superare e aggirare da Gabbiadini che poi tuona il sinistro, troppo potente perché
Di Gregorio riesca a deviarlo fuori dallo specchio. Un sinistro altrettanto carico di Carlos Augusto dopo azione di aggiramento è la reazione del Monza che però soffre l’aggressività della Samp e fatica a vincere gli uno contro uno. La spazzata di Izzo alla mezzora in un momento di panico in area brianzola è il segnale delle difficoltà. Ma al 32’ il Monza fa finalmente il Monza: ripartenza da destra a sinistra, cross basso di Carlos Augusto – come al solito il treno che traina gli altri nei momenti di difficoltà, lo farà ancora anche nella ripresa –, Petagna difende palla e si gira con il sinistro mal controllato da Nuytinck (deve saperlo che il 37 va sul mancino...). Il centralone olandese salva poco dopo su Petagna a botta sicura ma non rientra per la ripresa – Murru al suo posto -, come Cuisance che lascia per Rincon.
Resistenza La Samp resta corta in avanti, aggressiva, e arriva con tanti in area avversaria. Augello sfiora il gol dell’anno con un sinistro al volo, poi salva su Dany Mota innescato da Carlos Augusto. Ma il gol è maturo per la Samp. Murru spinge e crossa, Leris (l’altro quinto) costringe Di Gregorio al balzo prodigioso, Gabbiadini irrompe per il tapin. Colpito di nuovo, il Monza è confuso. Le connessioni sono lente, l’imprecisione di Machin non aiuta. Palladino ritarda un po’ la lettura e solo prima della mezzora mette Rovella e Birindelli. Poi pure Valoti e Colpani per il tutti avanti. La Samp si abbassa e chiude gli accessi all’area, con Colley – titolare solo per l’infortunio pre-gara di Gunter – che guida la resistenza. Una decina di secondi in più sul recupero sono fatali: Murru cintura Petagna sull’ultimo duello e la vittoria Samp se ne va.