La Gazzetta dello Sport

Con suo figlio Ayden

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Karamoh con suo figlio Ayden, di tre anni, in un’immagine presa dal profilo Instagram del giocatore. Karamoh è nato in Costa d’Avorio e all’età di 2 anni si è trasferito in Francia al seguito della famiglia

grado di sfornare sia i gol che gli assist. A Bordeaux (altra tappa della maturazion­e) ancora ricordano l’azione con la quale l’ivoriano determinò il passaggio del girone di Europa League nella sfida dell’ultima giornata a Copenaghen. Yann, sullo 0-0, si alza dalla panchina e recapita a Briand l’imbeccata da tre punti: azione stupenda sulla fascia destra con due difensori saltati in velocità grazie al gioco di gambe e poi preciso traversone dal fondo a centro area per il tocco inesorabil­e in rete.

Gioielli Ma ai tifosi del Toro giova andare a rivedersi due reti firmate Karamoh. La prima quando giocava a Milano. Spalletti contro il Bologna vara un attacco leggero (manca Icardi) dove Yann (58’ in 23 giornate) prende il posto di Candreva. Beh, al 63’, sull’1-1 ecco che gestisce palla sulla trequarti, si libera con un giochino di gambe di due difensori e da fuori area di interno sinistro batte il portiere. Ma ha solo 20 anni, a fine stagione l’Inter lo manda a maturare a Bordeaux. Nelle prime 8 giornate vede il campo 38 minuti spalmati in tre partite. Poi però alla prima presenza da titolare regala ai tifosi del Bordeaux un’altra perla. Si gioca contro il Nantes, risultato 0-0, Yann lo sblocca con un tiro di destro a giro dal limite: pallone giusto nel sette. Ma poi salta il tecnico, arriva Paulo Sousa e nella sua gestione gioca appena 216 minuti in undici turni. Così torna in Italia e il Parma lo acquista dall’Inter. Ma per l’allenatore Roberto D’Aversa la potenza di Kulusevski si fa preferire all’estro di Karamoh. E poi certi ritardi agli allenament­i, e certi atteggiame­nti sopra le righe, indispetti­scono: a Parma il genio non genera entusiasmi se abbinato alla sregolatez­za. La squadra per giunta retrocede e Yann, che rifiuta di restare in B, ripara in Turchia. In questi mesi di Torino, comunque, il comportame­nto tenuto dall’attaccante è stato irreprensi­bile: quello granata è un ottimo spogliatoi­o e Juric dai giovani sa ottenere il meglio. Questo è un Karamoh sulla pista di decollo.

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