Motta il moltiplicatore Zirkzee, Ferguson, Posch adesso valgono di più
Il tecnico valorizza: Orsolini è l’esempio Sogno Europa: a fine marzo l’eventuale premio qualificazione
Il prossimo “step” di riqualificazione tecnica e caratteriale sarà dedicato a Musa Barrow: Thiago Motta giura che ce la farà anche con lui dopo aver riattivato alla grande Riccardo Orsolini, sicuro che il potenziale del gambiano prevarrà sul suo ciondolìo attuale. Il tutto perché, in fondo e con evidenza, il tecnico del Bologna ha valorizzato tanti. Praticamente tutti. C’era riuscito anche con Kevin Bonifazi prima che si facesse male: evidentemente l’influenza è buona e la capacità di premiare chi se lo merita - dando eguali possibilità a tutti - sta avendo risultati. Oltre alla cifra di bel gioco espressa.
Democrazia mottiana
Il concetto di base si chiama Democrazia Mottiana: se non ti dimostri pronto, puoi essere anche campione del mondo che non giochi. Funziona così: terra terra e senza svolazzi. Uno alla volta, Motta ha moltiplicato le qualità di tutti. Coinvolgendo tutti. Lo ha fatto con Joshua Zirkzee che, arrivato come partner di Arnautovic, si è visto panchinato come suo vice con allegati musi lunghi: poi cancellati dalla titolarità che anche a Firenze ha dimostrato di saper sostenere. Lo ha fatto con Stefan Posch, centrale difensivo adattato con risultati potenti da laterale destro: l’austriaco è elastico sorprendente di fascia e interventista ormai letale. Nessun
difensore, nei Top 5 campionati d’Europa, ha segnato quanto lui (3 gol, più uno nel 2022).
Lucumi e Fergie Il cammino di San...Thiago (7 vittorie nelle ultime 11 gare, 22 punti totali) ha portato all’esplosione totale di Lewis Ferguson: lo scozzese sembra arrivato in A non da sei mesi ma da sei anni. Dentro al centrocampista incursore esistono cromosomi da adattamento rapido (e decisivo: 3 i suoi gol). E poi riemerso il dna vero di Jerdy Schouten e Nicolas Dominguez: quest’ultimo, con evidenza, si appresta a diventare (perché la farcitura di carattere c’è) un leader identificativo. E Lucumi? In attesa di risposte ancor più decise di Sosa, il colombiano (squalificato domenica) ha mostrato tenuta ignifuga. Come Soumaoro. Giocatori valorizzati: il resto lo dirà la
volontà di proseguire così al netto dei tanti infortuni (col Monza torneranno Medel e De Silvestri).
La squadra fa Eurosogni
C’è una frase di Thiago Motta che va sottolineata: «Sento e vedo che i ragazzi vogliono alzare il livello e ne parlano nello spogliatoio». Alzare il livello è conseguenza dell’essere a un punto dal 7° posto. Ma il tema-premio qualificazione in Europa (Conference League, ipotesi possibile solo se l’Inter vincerà la Coppa Italia) verrà eventualmente trattato solo fra un mese e mezzo: dipenderà dalla classifica fra SalernitanaBologna (18 marzo) e BolognaUdinese (3 aprile). Il resto è sogno: se sognabile o no si vedrà.