LEAO, SKRINIAR E QUELL’ESAME CHE IL MILANISTA HA FALLITO
C’è un giocatore in scadenza di contratto che sta per andare via e per questo gli è stata tolta la fascia di capitano. E poi ce n’è un altro, considerato il migliore del campionato scorso, che invece ha il contratto fino al 2024 e pareva vicino al rinnovo. Riletta così, sembrava comprensibile immaginare che il primo, cioè Milan Skriniar, non avrebbe giocato il derby, mentre il secondo, cioè Rafael Leao, sarebbe stato indispensabile per rilanciare i rossoneri. Come non detto, invece, perché si è verificato esattamente l’opposto. Il difensore slovacco, un quasi ex nerazzurro destinato al Psg, ha giocato dal primo
all’ultimo minuto meritandosi un bel 6,5 nelle pagelle di Sebastiano Vernazza, che sarebbe stato 7 se nel finale non avesse perso malamente un pallone.
L’attaccante portoghese, al contrario, è andato in panchina per la seconda gara consecutiva e dopo il suo ingresso, al posto di Divock Origi, si è visto soltanto quando ha sfruttato l’errore di Skriniar con il passaggio sprecato da Olivier Giroud, senza andare oltre il 5,5.
Stefano Pioli, sempre più solo sul carro dell’ex vincitore, con il facile “senno di poi” è stato accusato di avere rinunciato all’attaccante che aveva fatto la differenza nel derby d’andata, segnando due gol nel 3-2 con cui i campioni d’Italia sconfissero i nerazzurri. In realtà Pioli sperava di applaudire una
prova d’orgoglio di Leao, che invece gli ha dato ragione come hanno sottolineato due grandi milanisti del passato. Ricordare, per credere, le parole pronunciate alla “Domenica Sportiva” da Alberto Zaccheroni, sulla panchina del Milan campione d’Italia nel 1999, secondo il quale soltanto l’allenatore conosce le condizioni dei propri giocatori. Oppure le parole di Giovanni Galli, portiere che vinse tutto nel primo Milan di Silvio Berlusconi, ieri mattina a “Radio anch’io lo sport”: «Sembra che Leao ti faccia un piacere quando va in campo». Premesso che l’Inter non ha vinto perché Inzaghi ha confermato Skriniar e il Milan non ha perso perché Pioli ha rinunciato inizialmente a Leao, il loro rendimento è però una simbolica fotografia di