Da Benzema a Vinicius Il Real pieno di problemi prova la ripartenza
La squadra si è persa, Ancelotti ha gli uomini contati E adesso c’è un tour de force per tornare o crollare
Il Madrid non sta benissimo. Fisicamente e mentalmente. Dopo una partenza straordinaria la stagione blanca ha perso slancio. Curiosamente il cambio di tendenza è arrivato proprio a metà del cammino fatto finora. Nelle prime 16 partite Ancelotti ha rimediato 14 vittorie e 2 pareggi. Nelle seconde 16 i successi sono calati a quota 8, con 5 sconfitte e 3 pari. La data chiave è il 25 ottobre, quando il Madrid ha perso 3-2 a Lipsia in Champions, il primo campanello d’allarme. Poi il pari a Girona e la sconfitta col Rayo Vallecano: «Tirano indietro le gambe, pensano alla nazionale», si diceva dei tanti giocatori di Carlo pronti a partire per il Qatar. Una volta ripresa la competizione però le cose non sono migliorate, anzi. Sconfitta a Villarreal in Liga, sofferto successo ai rigori col Valencia nella semi di Supercoppa di Spagna e in finale la sconfitta col Barça. Che è anche scappato via in Liga. Quando il 16 ottobre il Madrid aveva battuto i rivali al Bernabeu aveva 3 punti di vantaggio in testa
alla Liga. In 11 giornate ha perso 11 punti e ora dopo la sconfitta a Maiorca Carlo è a -8 da Xavi, che dice «Manca un mondo», però la fuga è buona.
Calendario mostruoso
Il problema per il Madrid è che non c’è tempo per respirare, recuperare giocatori ed energie, analizzare i problemi della squadra. Tra il 2 febbraio e il 5 marzo i Blancos devono giocare 10 partite, letteralmente una ogni 3 giorni. Ci sono le due del Mondiale, domani con l’Al Ahly del Cairo e poi la finale per il primo o per il terzo posto, una sfida di Champions col Liverpool, il primo dei due Clásicos di Copa del Rey. Tre fronti aperti, e gli uomini contati. Ieri Carlo, che del calendario si lamenta giustamente ogni volta che può, ha lasciato a Madrid Courtois, Benzema, Militao, Lucas Vazquez, Mendy e Hazard arrivando a 22 convocati grazie ai 4 canterani.
I problemi Dopo una stagione straordinaria Benzema va a singhiozzo, e non ha ricambio. Vinicius si perde in polemiche inutili. Rodrygo da quando ha cambiato agente non è più lui. Asensio va a intermittenza. Valverde è appannato. Sostituire Casemiro è più difficile del previsto e a terzino sinistro sta giocando il jolly Camavinga. Alaba e Carvajal soffrono, Modric è spremuto. E dalla panchina sono emersi solo Ceballos, Camavinga e Nacho. Troppo poco per non preoccuparsi.