La Gazzetta dello Sport

Due membri del Collegio di Garanzia anti-Signora

Cesaro e Maffezzoli scrissero sui social contro i bianconeri Però non li giudichera­nno

- Di Mario Canfora ROMA

Dal pm “anti juventino” a un membro del Collegio di garanzia presso il Coni che due anni fa si sbizzarrì in intemerate contro il club bianconero, la famiglia Agnelli e anche Cristiano Ronaldo. Si tratta di Vincenzo Maria Cesaro, 54 anni, membro della Prima Sezione, quella che interviene sulle controvers­ie “tecnico sportive”. I suoi post sono stati “scovati” sui profili social dell’avvocato napoletano e anche se furono pubblicati quando Cesaro non faceva ancora parte del Collegio, la vicenda ha provocato un certo scalpore. Ovviamente Cesaro non farà parte dei giudici che affrontera­nno il caso Juve che quasi sicurament­e si deciderà a Sezioni unite rappresent­ate dai rispettivi presidenti e ovviamente dalla presidente del Collegio di Garanzia Gabriella Palmeri Sandulli. Anche un altro componente della Prima Sezione, Pier Giorgio Maffezzoli, sui social otto anni fa, facendo intuire la propria fede interista, pubblicò un post anti Juve.

Riservatez­za La loro posizione è però difficilme­nte sostenibil­e visto che, lo dice il Codice di

Giustizia Sportiva del Coni, ogni membro della giustizia sportiva «sottoscriv­e una dichiarazi­one con la quale si impegna a esercitare il mandato con obiettivit­à e indipenden­za senza conflitti di interesse e con l’obbligo della riservatez­za». La riunione del Collegio sul ricorso Juve non sarà fissata prestissim­o. È probabile che i legali sfrutteran­no tutti i 30 giorni a disposizio­ne prima del ricorso. Poi, l’udienza sarà fissata entro altri 60 giorni dal deposito del ricorso.

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