Meglio dei top d’Italia e d’Europa Solo Palladino senza ko nel 2023
I brianzoli, imbattuti da sette turni di fila, viaggiano a ritmo Champions con lui in panchina
Il volto dell’unico allenatore di Serie A imbattuto nel 2023 ha i contorni di Raffaele Palladino. È lui l’unico, come unici sono i suoi giocatori e la sua società a non aver ancora perso alcuna partita nell’anno solare in corso. La fioritura di questo Monza era iniziata però sul calare del 2022, prima della sosta per il Mondiale, battendo la Salernitana. Da lì in avanti solo vittorie e pareggi. Un’andatura che conferma quanto i brianzoli siano una solida realtà e non un’illusione. Da quando Palladino siede su quella panchina, il ritmo è da zona Europa, in scia a chi sgomita per un posto in Champions League. Il mantra della società e dello stesso allenatore resta «salvarsi». Vero, è il primo step. Però intanto ci si può sbizzarrire.
Il lavoro
Ieri la squadra ha goduto di un giorno di riposo dopo il pareggio di lunedì sera contro la Sampdoria. Riposo per tutti, non per Palladino che ha studiato l’ultima partita, ha analizzato ciò che è andato bene e ciò che non gli è piaciuto e ha iniziato a pensare al Bologna (domenica al Dall’Ara, ore 15). Non c’è molto spazio per rilassarsi, l’allenatore del Monza è così. Come ha spiegato Fabio Capello pochi giorni fa proprio sulle pagine della Gazzetta dello Sport, Palladino è stato bravo e lesto a capire cosa fare e come farlo. Quando è subentrato a Giovanni Stroppa non è intervenuto in maniera radicale nella metodologia. Ha applicato prima un 60% delle sue idee per poi aumentare un po’ alla volta, settimana dopo settimana. Ha iniziato a incidere sul lavoro quotidiano sempre di più, ma un passo dopo l’altro. Come la goccia che scava la roccia. In realtà la roccia ovvero la squadra - è stata una spugna per assorbire le sue idee. E la società ha fin da subito messo in chiaro che la scelta di Palladino non sarebbe stata di transizione, ma di prospettiva. Ed è così che la scintilla è scattata immediatamente, con la partita d’esordio: 1-0 alla Juventus, gol di Christian Gytkjaer. La sosta per il Mondiale ha permesso a Palladino di rimodulare la preparazione atletica in funzione del suo modo di intendere il Monza. Settimane di carichi di lavoro che hanno dato moltissimo e tolto quasi nulla. Zero infortuni, a parte lo stop di Nicolò Rovella. E la squadra ne sta beneficiando con un’andatura da zero sconfitte nel 2023.
Il parallelismo
Ha tossito una volta pure il Napoli, la più in forma. Le big della Premier League hanno perso tutte almeno una partita, il Real Madrid di Carlo Ancelotti 2 su 5, il Psg 2 su 6. Favorito dal fatto di non avere giocatori impegnati al Mondiale in Qatar, Palladino (che studia, tra le tante squadre, anche l’Arsenal di Arteta, il City di Guardiola e il Lipsia di Rose) è stato in grado di sfruttare tutti quei giorni insieme per migliorare ogni aspetto. Altro che traghettatore, Palladino è il punto di riferimento della squadra. I giocatori con più esperienza, Matteo Pessina su tutti (capitano e brianzolo), hanno alimentato il significato di appartenenza e di compattezza. Da neopromossa e senza aver ritoccato la squadra a gennaio con il mercato. E Palladino può concedersi di variare adesso il vestito tattico. Lo ha fatto chiudendo con il 4-2-3-1 contro la Sampdoria mostrando di non essersi ancorato al 3-4-2-1 che tante soddisfazioni sta portando. L’allenatore studia e i suoi colleghi pure. Via i punti di riferimento quindi. Come schierare Petagna insieme con Caprari e Mota. Giocare con l’ex Napoli significa obbligare i centrali avversari a stare in posizione, riempire lo spazio in quella zona. Giocare con Mota centravanti porta a un dinamismo collettivo, dare velocità e attaccare la profondità. Due modi di interpretare la gara. Oggi allenamento a porte aperte al ”Luigi Berlusconi-Monzello” per avere vicini i tifosi.
Porte aperte Anche oggi allenamento “dedicato” ai tifosi e al momento d’oro della squadra