La Gazzetta dello Sport

Spiraglio stipendi Le banche disponibil­i ad aiutare ancora

Il club entro il 16 deve trovare 11 milioni per evitare una penalizzaz­ione che sarebbe un macigno

- Di Filippo Grimaldi

Otto giorni per chiudere la prima partita della Sampdoria, ma c’è fiducia sul fatto che alla fine il nuovo prestito dalle banche per effettuare i pagamenti dei tesserati relativi al quarto trimestre 2022 arriverà. Servono undici milioni entro il 16 febbraio (solo un paio sono già nella disponibil­ità della società blucerchia­ta), così da evitare due punti di penalizzaz­ione che sarebbero un autentico macigno sulle residue speranze di salvezza doriane. Ed è ritenuto probabile che l’iniezione di finanza esterna necessaria arriverà, poiché è nell’interesse di tutti - banche comprese - garantire al club l’ossigeno necessario per superare questo scoglio e arrivare di fatto a fine stagione. Al resto dovrà servire l’ormai ben nota composizio­ne negoziata della crisi d’impresa, l’istituto giuridico varato nel 2021 e che trova qui la sua prima applicazio­ne nel mondo del calcio. Al di là del parere che dovrà dare la Federcalci­o, l’ammissibil­ità alla procedura è vincolata al piano prospettic­o di risanament­o, e ha il vantaggio di tutelare l’impresa - cioè la Sampdoria - dall’inizio o dalla prosecuzio­ne di azioni esecutive da parte dei creditori. Una vera e propria boccata di ossigeno. Poi toccherà all’approvazio­ne del bilancio 2022.

Ripartiamo C’è ancora l’altro capitolo, quello del campo, non meno importante. La squadra è rientrata a casa lunedì notte imbufalita per l’amaro finale della trasferta di Monza, che ha privato i blucerchia­ti di una vittoria che sarebbe stata fondamenta­le anche sul piano del morale. Così non è stato, ma i segnali di crescita sono indubbi e il ritardo di otto punti dal quartultim­o posto dello Spezia autorizza a continuare questa lunga e faticosa rincorsa. Ieri Stankovic ha concesso a tutti una giornata di riposo per far sbollire la delusione, da oggi inizierà l’operazione-Inter, in vista del posticipo di lunedì a Marassi. È evidente come la sosta per il

Mondiale - e il recupero di Winks, aggiungiam­o - abbia cambiato radicalmen­te le caratteris­tiche di una squadra prima troppo arrendevol­e, ed oggi invece reattiva e coraggiosa. Il merito del tecnico serbo è stato quello di avere restituito autostima al gruppo, pur in una situazione che resta obiettivam­ente difficilis­sima. Ieri a Barcellona è stato operato Pussetto, ma confortano la prova di Colley, schierato in extremis per il problema muscolare di Gunter, la crescita continua di Winks e l’ottimo momento di Gabbiadini, Augello e Djuricic. Non tutto, insomma, è perduto.

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LAPRESSE Gioia a... metà I compagni festeggian­o Gabbiadini, due gol a Monza

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