Spiraglio stipendi Le banche disponibili ad aiutare ancora
Il club entro il 16 deve trovare 11 milioni per evitare una penalizzazione che sarebbe un macigno
Otto giorni per chiudere la prima partita della Sampdoria, ma c’è fiducia sul fatto che alla fine il nuovo prestito dalle banche per effettuare i pagamenti dei tesserati relativi al quarto trimestre 2022 arriverà. Servono undici milioni entro il 16 febbraio (solo un paio sono già nella disponibilità della società blucerchiata), così da evitare due punti di penalizzazione che sarebbero un autentico macigno sulle residue speranze di salvezza doriane. Ed è ritenuto probabile che l’iniezione di finanza esterna necessaria arriverà, poiché è nell’interesse di tutti - banche comprese - garantire al club l’ossigeno necessario per superare questo scoglio e arrivare di fatto a fine stagione. Al resto dovrà servire l’ormai ben nota composizione negoziata della crisi d’impresa, l’istituto giuridico varato nel 2021 e che trova qui la sua prima applicazione nel mondo del calcio. Al di là del parere che dovrà dare la Federcalcio, l’ammissibilità alla procedura è vincolata al piano prospettico di risanamento, e ha il vantaggio di tutelare l’impresa - cioè la Sampdoria - dall’inizio o dalla prosecuzione di azioni esecutive da parte dei creditori. Una vera e propria boccata di ossigeno. Poi toccherà all’approvazione del bilancio 2022.
Ripartiamo C’è ancora l’altro capitolo, quello del campo, non meno importante. La squadra è rientrata a casa lunedì notte imbufalita per l’amaro finale della trasferta di Monza, che ha privato i blucerchiati di una vittoria che sarebbe stata fondamentale anche sul piano del morale. Così non è stato, ma i segnali di crescita sono indubbi e il ritardo di otto punti dal quartultimo posto dello Spezia autorizza a continuare questa lunga e faticosa rincorsa. Ieri Stankovic ha concesso a tutti una giornata di riposo per far sbollire la delusione, da oggi inizierà l’operazione-Inter, in vista del posticipo di lunedì a Marassi. È evidente come la sosta per il
Mondiale - e il recupero di Winks, aggiungiamo - abbia cambiato radicalmente le caratteristiche di una squadra prima troppo arrendevole, ed oggi invece reattiva e coraggiosa. Il merito del tecnico serbo è stato quello di avere restituito autostima al gruppo, pur in una situazione che resta obiettivamente difficilissima. Ieri a Barcellona è stato operato Pussetto, ma confortano la prova di Colley, schierato in extremis per il problema muscolare di Gunter, la crescita continua di Winks e l’ottimo momento di Gabbiadini, Augello e Djuricic. Non tutto, insomma, è perduto.