La Gazzetta dello Sport

Il Psg ok in Francia In Europa multa di 65 milioni

- Di Alessandro Grandesso

La scorsa stagione, il Psg ha chiuso il bilancio con 370 milioni di euro di deficit, contro 700 milioni di giro d’affari. Nessuno però in Lega se n’è lamentato o ha aperto inchieste per far luce sui conti di un club considerat­o comunque affidabile. Almeno in patria. Non all’Uefa, visto che la società è già stata punita con una multa da 65 milioni, di cui però solo 10 da pagare subito, con il diktat di riportare poi la massa salariale sotto il 70% degli incassi, a partire comunque dal 2025.

Garanzie Insomma, c’è tempo per il Psg per mettersi in regola, anche perché, contrariam­ente a quanto accaduto al Manchester City in Premier League, la Direzione nazionale di controllo e gestione, che ogni anno analizza i conti dei club di Ligue 1 e Ligue 2, non ha mai sollevato perplessit­à sulla tenuta del club. Al di là del costante aumento del giro d’affari, stimato a più 800 milioni per la stagione in corso, l’organo di controllo considera che il proprietar­io del Psg fornisca garanzie a sufficienz­a per il corretto funzioname­nto della società. E infatti anche stavolta il Qsi, ramo sportivo del fondo sovrano del Qatar, ha coperto il buco in bilancio.

Sponsor Un deficit, quello del 2022, indotto non tanto dalla crisi Covid, ma dalla decisione di caricarvi gran parte del nuovo ingaggio di Mbappé, rinnovato a maggio: operazione da 630 milioni fino al 2025. Quando scatterann­o appunto le richieste dell’Uefa, che in passato sanzionò a vari livelli il Psg per gli sponsor legati al Qatar, considerat­i gonfiati. Ne sono rimasti sei sui 15 ufficiali. Tutti di seconda fascia, tranne Qatar Airways che figura sulla maglia, ma che versa tanto quanto il precedente, non qatarino: circa 80 milioni l’anno.

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