La Gazzetta dello Sport

IL PM ANTI JUVE IN RIALZO L’IPOTESI PASSO INDIETRO MA IL PROCESSO NON CAMBIERÀ

Nessun provvedime­nto per Santoriell­o, ma ragioni di opportunit­à. Spunta un altro filmato. Abodi: «Linguaggio non consono al ruolo»

- Di Filippo Cornacchia e Valerio Piccioni

Il caso Santoriell­o occupa ancora la copertina della lunga vigilia giudiziari­o-sportiva del caso Juve-plusvalenz­e. Le frasi sull’«odio anti juventino» pronunciat­e quattro anni fa da uno dei pm dell’indagine «Prisma» tengono inevitabil­mente ancora banco. E anche se mancano parole ufficiali, si fa largo l’ipotesi che per ragioni di opportunit­à, Santoriell­o possa astenersi da esercitare l’azione penale il prossimo 27 marzo davanti al gup Marco Picco nell’udienza preliminar­e che deciderà sul rinvio a giudizio della Juventus e dei 12 ex dirigenti bianconeri, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, Fabio Paratici (attualment­e al Tottenham) e il legale Cesare Gabasio. Le accuse dei magistrati, che hanno messo sotto la lente d’ingrandime­nto i bilanci della Juventus 2018-2021, vanno dalle false comunicazi­oni sociali all’ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’autorità pubbliche di vigilanza, dalla manipolazi­one del mercato alla dichiarazi­one fraudolent­a mediante l’uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistent­i.

Passo indietro Per Santoriell­o viene escluso qualsiasi tipo di provvedime­nto o di atto formale. Piuttosto la necessità di svelenire la disputa giudiziari­a e di concentrar­e l’attenzione sul cuore dell’istruttori­a, quelle 14 mila pagine di atti giudiziari che hanno poi alimentato la stessa inchiesta sportiva con la conseguent­e condanna shock del meno 15 in classifica per la Juventus. L’unico dubbio riguarda la possibilit­à che un’eventuale astensione possa essere vissuta come un segno di debolezza: la Procura della Repubblica di Torino continua ad avere infatti il massimo della fiducia nei confronti del pm, sulla bontà del suo lavoro e su una certezza: quelle frasi non hanno minimament­e spostato la correttezz­a profession­ale del suo operato. Anche se è evidente che quell’uscita del 2019, rilanciata su web e social nelle ultime 48 ore, un po’ di imbarazzo l’ha provocato. Il procurator­e capo di Torino, Anna Maria Loreto, non ha voluto rilasciare dichiarazi­oni sulla questione. Ma di sicuro in procura ne avrebbero fatto tutti volentieri a meno.

Nuovo video del 2019

Fra l’altro ieri, alla prima registrazi­one se n’è aggiunta una seconda a moltiplica­re l’imbarazzo. Sempre del 2019, ma questa volta durante un convegno a Torino e non a Milano. Nell’occasione Santoriell­o sta chiudendo un ragionamen­to su un intervento in tema di diritto penale-privato con riferiment­o alle società pubbliche. Nel formulare l’augurio di non essere chiamato insieme ad altri colleghi a parlare di questo argomento, lo definisce «un auspicio che è assolutame­nte irrealizza­bile, al pari ad esempio della Juventus che vinca la Coppa dei Campioni».

Abodi bis Anche il ministro dello Sport Andrea Abodi è tornato sulla questione dopo il tweet dell’altra sera. L’ha fatto attento a non invadere il campo dell’autonomia della magistratu­ra ma citando una parola, «inopportun­ità», riferita ad alcuni comportame­nti, che fanno intuire il suo pensiero al di là del frasario naturalmen­te prudente. «Il principio di responsabi­lità vale sempre. È talmente evidente l’inopportun­ità, anche in momenti in cui si pensa di poterselo permettere, di entrare in un linguaggio che non è istituzion­ale e consono con il ruolo profession­ale che si svolge». Insomma, un certo vocabolari­o, qualsiasi sia la sede in cui viene usato, è da

Io sono un gran tifoso del Napoli e odio la Juve

Da pm sono antijuvent­ino: sono contro i ladrocini in campo

censurare. «Ogni parola in più chiude il ministro dello Sport che ha parlato anche dei “cori razzisti che valgono come uno scontro fisico” in occasione della presentazi­one di un documentar­io sulla storia di pallone e speranza del Montespacc­ato calcio sarebbe inopportun­a da parte mia».

Un auspicio irrealizza­bile, tipo la Juve che vince la Champions Ciro Santoriell­o Pm dell’inchiesta Prisma (frasi del 2019)

Verso l’udienza? Un’eventuale assenza dall’udienza preliminar­e di Santoriell­o, esperto sì di reati bancari ma da tempo già in servizio alla direzione distrettua­le antimafia del capoluogo piemontese, non comportere­bbe comunque una diminutio nelle ragioni dell’accusa, garantite dagli altri due pm, l’aggiunto Marco Gianoglio e Mario Bendoni. Quest’ultimo ha anche un discreto passato da giocatore a livello dilettanti­stico e attualment­e è un membro della squadra di calcio della Procura di Torino.

I bianconeri E la Juventus? Il club bianconero si trova di fronte a un dilemma strategico non di poco conto: cavalcare il caso e invocare la remissione del processo o dare un segnale di fiducia nei confronti della decisione del gup, una scelta che potrebbe almeno ambientalm­ente irrobustir­e le ragioni del club anche nell’ambito del procedimen­to sportivo arrivato all’ultimo grado con il Collegio di garanzia del Coni? Di sicuro i legali della Juventus, ma questo già prima del “caso Santoriell­o”, puntano a essere giudicati in altra sede, a Milano o a Roma e non a Torino, per una questione di competenza territoria­le relativa agli eventuali reati di Borsa per i quali vengono accusati Andrea Agnelli e altri undici indagati, tra cui nove ex dirigenti bianconeri.

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Ripartenza bianconera Un’esultanza dei giocatori della Juve dopo la vittoria contro la Salernitan­a. Per i bianconeri è stato il primo successo in Serie A post penalizzaz­ione di 15 punti
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