La Gazzetta dello Sport

«Non vendo i miei gioielli abbiamo i conti in ordine E adesso la Champions»

Il presidente parla di scudetto: «Sarebbe il culmine. Un riscatto per la città. Attenzione all’Eintracht»

- Di Maurizio Nicita

La notizia è che in un calcio italiano in crisi profonda - etica, di risultati, economica e anche di immagine c’è un presidente di club che lancia la sfida alle grandi d’Europa. Aurelio De Laurentiis ha raggiunto la maggiore età nel calcio - prese il Napoli dal tribunale fallimenta­re, in serie C, nell’estate del 2004 - e ora gongola con il suo gioiello in vetta al campionato e pronto a competere anche in Champions, il suo grande pallino. E attraverso il quotidiano tedesco Bild ha lanciato in una intervista il suo guanto: non cederà i suoi gioielli perché ha i conti in ordine e con questa squadra vuole provare, perché no?, a vincerla questa coppa dalle grandi orecchie.

Osimhen non si tocca

«I nostri giocatori sono molto richiesti, sì. Ma non devo venderne nessuno. Non abbiamo debiti. Se voglio produrre un buon spettacolo, voglio avere i migliori interpreti. E io li ho. La nostra strategia è mantenere bassi i costi e investire nei giovani giocatori. Nei 400 film che ho prodotto ho avuto i migliori attori e registi del cinema italiano e mondiale. Ed è stato lo stesso nel calcio con Lavezzi, Cavani, Jorginho, Higuaín, Hamsik o ora Osimhen o Kvaratskhe­lia. Non credo che giocatori come Kvaratskhe­lia o Osimhen se ne andranno in estate». De Laurentiis non ci gira attorno, anche perché pure in Germania la coppia di attaccanti georgio-nigeriana è assai apprezzata. Con Osimhen

che ha esordito in Europa proprio con il Wolfsburg, nel 2017. Il presidente dà un segnale esterno molto forte, mostrando i muscoli di un club che ha i bilanci in ordine - in Italia li conti sulla punta delle dita di una mano, specie al vertice - e nessun bisogno di far cassa. E non è un caso che il messaggio l’abbia voluto lanciare dall’estero, per l’Europa.

Il sogno

Anche perché nel cassetto dei sogni il produttore cinematogr­afico ha sempre la Champions: «Abbiamo una squadra forte, ma le migliori formazioni d’Europa e del mondo sono in Champions League. Credo che il Napoli possa vincerla. Lo dicono anche i bookmaker, che ci vedono anche come il quarto o quinto candidato più probabile. Certamente alcune squadre sono più forti. Vedremo». Nessuna sottovalut­azione però dell’avversario Eintracht: «Non dobbiamo pensare di essere migliori di loro. Il duello contro il Barcellona dello scorso anno (nei quarti di Europa League, ndr) la dice lunga, e in pochi avrebbero scommesso su di loro. Noi non commettere­mo lo stesso errore del Barcellona», che tra l’altro sconfisse proprio il Napoli nel playoff di accesso agli ottavi, un anno fa.

Non penseremo di essere migliori dei tedeschi Non faremo lo stesso errore del Barça

Niente scaramanzi­e

Per una volta il presidente lascia da parte corni e amuleti. Ed è disposto a parlare anche di scudetto: «Sarebbe il giusto culmine di un decennio straordina­rio. Per la città significhe­rebbe prestigio, buoni affari e prosperità. E un riscatto». Non ha paura di cali di rendimento, o crolli come qualcuno spera. E spiega razionalme­nte il perché: «Se hai una buona squadra, in una società sana e con un grande allenatore, come Luciano Spalletti, perché dovresti crollare? Siamo come un’azione in borsa che sta salendo. Se non accadranno cose negative e fuori dall’ordinario, non c’è motivo per cui dovremmo perdere terreno. Non penso alla paura, sono fondamenta­lmente un guerriero».

Se hai una buona squadra, un club sano e un grande allenatore, perché dovresti crollare?

De Laurentiis Numero 1 Napoli

Protagonis­ti «Come al cinema voglio i migliori. Osimhen e Kvara non andranno via in estate»

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GETTY Presidente Aurelio De Laurentiis, 73 anni, guida il Napoli dal 2004

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