La Gazzetta dello Sport

IL FESTIVAL LA COSTITUZIO­NE E LO SPORT...

- Di PIER BERGONZI

L’altra sera al Festival di Sanremo abbiamo assistito anche a una efficace lezione di Educazione Civica. Roberto Benigni, sempre più divulgator­e di grandi temi che comico, ha parlato dei principi fondatori della nostra Costituzio­ne a oltre 14 milioni di italiani (oltre 6 su dieci davanti allo schermo in quel momento) cercando continuame­nte lo sguardo di Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica, accompagna­to dalla figlia Laura, si è accomodato sul palco centrale dell’Ariston, come fa in occasione della Prima della Scala.

Ha scelto di dare una benedizion­e presidenzi­ale all’evento più popolare e identitari­o della tv italiana. Lo ha fatto in omaggio al 75o anniversar­io della Costituzio­ne della Repubblica italiana.

Il monologo di Benigni ha fatto commuovere il presidente Mattarella (quando ha citato il padre Bernardo Mattarella, uno dei padri costituent­i) e ha strappato una standing ovation di applausi.

Benigni ha raccontato con le sue parole piene di immagini il «patto che ci lega», scritto molto rapidament­e da un gruppo di «uomini svegli» che credevano in un sogno «perché chi sogna arriva prima di chi pensa». È riuscito a volare alto sottolinea­ndo soprattutt­o gli articoli 11 (il ripudio della guerra) e l’articolo 21 (per la libertà di espression­e). Occasione straordina­ria per tornare su uno storico vuoto che va colmato al più presto. Nell’intero testo della Costituzio­ne italiana non compare la parola sport. Una mancanza stranota che tutte le forse politiche vogliono annullare. C’era già un accordo trasversal­e per ritoccare l’articolo 33, quello in cui si parla di arte, cultura e istruzione. Il nuovo comma reciterebb­e così: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisic­o e dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Non c’è la parola sport… perché nella Costituzio­ne non possono aver posto le parole straniere. E, dopo vari passaggi, si è convenuto di adottare la versione «attività sportiva». Bene, la modifica aveva già superato le due ”letture” in Senato e la prima alla Camera. Stava per superare anche la quarta quando l’interruzio­ne della legislatur­a e lo scioglimen­to dei due rami del Parlamento ha mandato all’aria i piani. Tutto da rifare. Ma i nuovi si sono già rimesso al lavoro. Il senatore Alberto Balboni (Fratelli d’Italia) ha

Tutelare nella Carta l’attività sportiva: qualcosa si muove

ripresenta­to la modifica, cha ha già superato la prima “lettura” in Senato, e Mauro Berruto (Pd) ha fatto lo stesso alla Camera, dove il primo voto è già in calendario per il mese di aprile. Se tutto andrà secondo le previsioni, lo sport farà finalmente il suo debutto nella Costituzio­ne entro l’estate. Sergio Mattarella, un Presidente di grande popolarità, che ha deciso di portare il suo messaggio in mezzo alla gente, non può che essere d’accordo. Non può che apprezzare, come ha già fatto in più occasioni, «il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisic­o dell’attività sportiva». La rincorsa, lunga 75 anni, è finalmente di fronte al traguardo.

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 ?? ?? A Sanremo Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (a sinistra) e Roberto Benigni alla serata inaugurale del Festival di Sanremo
A Sanremo Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (a sinistra) e Roberto Benigni alla serata inaugurale del Festival di Sanremo

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