AL AHLY TRAVOLTO ANCELOTTI SI GIOCHERÀ IL MONDIALE PER CLUB CONTRO L’AL HILAL
Ci pensano Vinicius, Valverde e Rodrygo Carlo a caccia del suo trofeo numero 24
essuna sorpresa, ma una discreta fatica. Il Real Madrid ha conquistato la finale del Mondiale per club battendo 4-1 l’Al Ahly del Cairo e sabato affronterà l’Al Hilal di Riad, Arabia Saudita, che ha fatto fuori il Flamengo. Ma il terzo e il quarto gol sono arrivati nel recupero del secondo tempo dopo un paio di parate complesse di Lunin, il portiere ucraino che sostituiva il belga Courtois, uno dei tanti assenti di Carletto Ancelotti. Che sabato a Rabat cerca il suo trofeo numero 24 in carriera e ritroverà l’argentino Ramon Diaz, avversario in tante sfide di Serie A negli Anni Ottanta. E sarà anche una faida famigliare: Carlo ha come secondo suo figlio Davide e nello staff come nutrizionista anche il genero Mino Fusco, l’assistente di Ramon è suo figlio Emiliano, nato a Napoli quando il papà giocava lì, e tra i videoanalisti c’è Juan Romanazzi, cognato di Emiliano.
Assenti e canterani Sabato storie famigliari, ieri sera la sfida tra i colossi di Europa e Africa: 14 Champions per il Madrid, 10 per l’Al Ahly, arrivato a questo Mondiale per club come finalista sconfitto nell’ultimo trofeo africano. E pieno di voglia di fare come l’Al Hilal, eliminare un avversario sulla carta nettamente superiore. Ancelotti ha lasciato a Madrid, oltre a Courtois, anche Militao e Benzema (questi tre domani dovrebbero viaggiare verso il Marocco), e poi Mendy e i panchinari Hazard e Lucas Vazquez. E ieri a Rabat acciaccato anche Asensio e Carvajal febbricitante. Una lista lunghissima e una panchina zeppa di canterani.
Camavinga in difficoltà
Nello stadio pieno i marocchini neutrali hanno tutti scelto il Madrid, un po’ per la grande forza dei blancos in tutto il mondo, un po’ perché l’Al Ahly ha eliminato il Wydad di Casablanca nei quarti di finale. Egiziani fischiati e Madrid in scioltezza ma a rischio sulla sua fascia sinistra. Perché Camavinga sarà un ragazzo sorridente, obbediente e buono per qualsiasi ruolo, ma ieri ha sofferto tanto la vitalità della fascia destra egiziana composta da Hany e dallo scatenato El Shahat, tolto
Firma brasiliana
Vinicius Junior, 22 anni, ha segnato il primo gol del Real Madrid AFP troppo presto dallo svizzero Marcel Koller.
Uno-due blanco Dopo aver preso il palo con l’ottimo Rodrygo (29’) il Madrid è stato salvato da Lunin e poi ha colpito prima e dopo l’intervallo. La difesa dell’Al Ahly mostrava qualche crepa in impostazione e al 42’ un retropassaggio del maliano Dieng ha messo in difficoltà Mitwaly, palla rubata da Vinicius che ha battuto El Shenawy con un pallonetto preciso per il suo 50o gol col Madrid (202 partite), il 14o stagionale. Tempo 58 secondi della ripresa e Valverde ha raddoppiato. Taglio chirurgico di Modric per Rodrygo, parata di El Shenawy ma palla recuperata dal charrua che ha saltato un avversario e ha depositato in porta. Valverde aveva fatto 8 reti prima del Mondiale, poi basta. Non segnava dal 2 no
vembre contro il Celtic e aveva ammesso di non essere in gran forma. La sta ritrovando.
Rigori vari
La partita sembrava risolta per il Madrid e invece no. L’arbitro uruguaiano Matonte ha ignorato un rigore su Vinicius (58’) e un attimo dopo (63’) il tunisino Maaloul ha trasformato quello fischiato per un fallo di Camavinga sul solito El Shahat. Poi sul dischetto è andato Modric, per un altro fallo su Vinicius che l’arbitro ha visto al Var, ma il croato (86’) si è fatto parare un tiro non irresistibile da El Shenawy. Nel recupero il crollo egiziano. Prima Rodrygo, servito da un magnifico tacco di Ceballos, e al 98’ il canterano Arribas.