La Gazzetta dello Sport

Modric, pronto il rinnovo se dice addio alla Croazia

- F.m.r.

Visti i rapporti non si tratta certo di un ultimatum, però la richiesta è stata avanzata: il Real Madrid ha fatto sapere a Luka Modric che in caso di ulteriore rinnovo del suo contratto sarebbe meglio se potesse lasciare la nazionale, o almeno centellina­re le apparizion­i. La notizia ha causato un certo clamore in Croazia, per lo spessore di Modric, per il suo incrollabi­le attaccamen­to alla maglia, e per il suo ancora fondamenta­le contributo alla causa. Alla fine deciderà lui, cosa che vale anche per l’eventuale rinnovo col Madrid. E vediamo se e fino a che punto Luka prenderà in consideraz­ione la richiesta arrivata dalla Casa Blanca. Modric compirà 38 anni in settembre. È ancora sanissimo e in ottima forma (l’abbiamo visto anche ieri sera, rigore sbagliato a parte) e nonostante l’età sa essere ancora molto utile tanto al Madrid come alla Croazia. L’idea al momento è quella di arrivare a fine stagione al Bernabeu, e poi di andare a giocare la Nations League con la Croazia, in programma in Olanda. La semifinale con i padroni di casa è fissata per il 14 giugno. Poi anche a seconda di come saranno andate le cose, tanto a Madrid come in Olanda, Luka deciderà: prima di tutto se proseguire col Madrid, e in caso cosa fare con la nazionale. Una maglia, quella croata, che Modric indossa dal 1° marzo 2006, quasi 17 anni fa, data del debutto in un’amichevole contro l’Argentina, e che ha vestito già 162 volte, più di tutti in patria. Un’enormità di partite, un’eternità in ambito temporale. Modric con la Croazia ha giocato gli Europei del 2008, del 2012, del 2016 e nel 2021, e anche quattro Mondiali, nel 2006 e nel 2014 e poi trascinand­o i suoi al secondo posto nel 2018 e al terzo nel 2022. Il Mondiale russo gli valse il Pallone d’oro, con Modric che spezzò il duopolio Messi-Ronaldo che durava dal 2008.

Seconda pelle Chiedergli di lasciare la nazionale è qualcosa di molto grande. Perché Luka ha vissuto sulla pelle della propria famiglia le ferite della guerra dei Balcani e quella della Croazia più che una maglia da calcio è una bandiera, uno stile di vita, un atto di fede, una seconda pelle. Per questo il Madrid non ha posto la rinuncia alla nazionale come condizione al rinnovo.

Però con garbo hanno fatto notare a Luka che forse è il caso di limitare il sovraccari­co di partite, già bestiale al Madrid. Gli avranno fatto l’esempio di Toni Kroos, che di anni ne ha 33 e alla maglia della Germania ha già rinunciato mesi fa. O di Karim Benzema, che ha fatto lo stesso con la Francia dopo la sua tribolata e polemica non apparizion­e al Mondiale in Qatar. Alla Casa Blanca sanno di potersi permettere di parlare in certi termini con Modric, che è al Bernabeu dall’agosto del 2012, questa è la sua undicesima stagione a Madrid. Però non lo obblighera­nno mai a scegliere tra i suoi due grandi amori. In caso, dovrà farlo lui.

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EPA Ex Pallone d’oro Luka Modric, 37 anni, al Real Madrid dal 2012

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