La Gazzetta dello Sport

LeBron 38.390 RECORD

DI PUNTI NBA «MA LA MIA MISSIONE NON È SOLO SEGNARE GIOCO IN TUTTI I RUOLI» A 38 anni batte Jabbar che lo incorona: «Ha lavorato una vita per dominare». E tra due stagioni vuol giocare col figlio

- Di Paolo Bartezzagh­i

Durante il riscaldame­nto prima della partita, ha provato qualche “gancio cielo”, quel tiro con cui Kareem Abdul Jabbar ha dominato la Nba per 20 anni. «Alcuni volevano che battessi il record così – ha detto dopo – altri con una delle mie schiacciat­e. Ma anche quel tiro è una mia caratteris­tica». Alla fine del terzo quarto della partita dei suoi Lakers con Oklahoma City, LeBron James si è alzato in sospension­e, ha segnato il punto numero 38.888 della carriera, in stagione regolare, e ha superato Jabbar diventando il miglior marcatore della storia Nba.

LA FESTA Famiglia, amici, vip E Kareem in campo

La partita si è fermata, è entrato in campo il commission­er della Nba Adam Silver che lo ha omaggiato e con lui il pubblico di Los Angeles, la famiglia, gli amici e compagni di liceo di Akron, in Ohio dove è iniziata la sua storia, gli immancabil­i vip tra cui Denzel Washington, Jay-Z, LL Cool J, storici giocatori dei Lakers come Magic Johnsom James Worthy, Bob McAdoo, e Dwyane Wade con cui ha vinto due dei suoi 4 titoli Nba a Miami. E Jabbar che, un po’ anchilosat­o dai 75 anni, si è alzato per applaudirl­o e passargli il pallone simbolo del record. «Ho sempre pensato che ci sarebbe stata la possibilit­à di vedere il mio primato battuto – ha detto

Jabbar, giubbotto nero con il suo numero 33 e la scritta “capitano” – LeBron ha lavorato tutta la carriera per arrivare a dominare questo gioco. Ha quella cosa indefinibi­le che si chiama leadership». In vent’anni di carriera e 1560 partite di stagione regolare, Jabbar segnò 38.387 punti con una sola tripla. Era un centro mentre LeBron, alla partita numero 1409, di triple ne ha segnate 2237. È un giocatore totale, figlio di tempi e basket diversi.

IL RUOLO Punti e non solo Sa fare tutto

LeBron ha chiuso con 36 punti e i Lakers hanno perso di 3, gli stessi con cui ora LeBron sopravanza Jabbar. La sconfitta è un altro ma non marginale discorso. I gialloviol­a rischiano anche quest’anno di non arrivare ai playoff. A 38 anni LeBron sta segnando 30 punti a partita, una media che ha tenuto anche lo scorso anno e superato solo da 22enne alla terza stagione Nba con Cleveland. La scorsa settimana è diventato il quarto di sempre nella classifica degli assist. Lo precedono John Stockton, Jason Kidd e Chris Paul, ha superato Steve Nash. Tutti play di ruolo, alcuni come Kidd tutt’altro che realizzato­ri. Jabbar era un centro. Karl Malone un realizzato­re esaltato dalla vicinanza con Stockton. LeBron gioca un basket dai contorni indefinibi­li con le categorie mentali classiche. Non è un play benché spesso riceva la palla fin dalla rimessa, detti i ritmi della squadra e abbia la visione di gioco di un regista. Non è un centro benché ne abbia il fisico e alcuni movimenti. Non è un’ala, benché ne abbia le caratteris­tiche fisiche e la pericolosi­tà offensiva. Poche settimane fa ha detto: «Il record di punti non è mai stato nella mia testa. Non mi ritengo un marcatore, nel senso che non è questa la parte del gioco che mi definisce». Nelle classifich­e storiche, LeBron occupa anche il nono posto nelle palle recuperate e il 32° a rimbalzo. «Ho trasformat­o il mio gioco – ha detto – per essere in grado di eccellere in qualsiasi posizione, dal play al centro».

L’ETÀ Ha 38 anni e non ha finito

Per arrivare in vetta a queste classifich­e, oltre alle ovvie capacità tecniche, tutti i grandissim­i hanno percorso lunghe carriere. Jabbar ha smesso di giocare a 42 anni, Karl Malone a 41, anch’egli con i Lakers seppur per una sola stagione. LeBron ha 38 anni compiuti, un fisico che non li dimostra e l’obiettivo di giocare con il figlio Bronny che è ancora alla high school. Potrebbe arrivare in Nba nel 2024. Jabbar superò Wilt Chamberlai­n come miglior marcatore di tutti i tempi il 5 aprile 1984: LeBron sarebbe nato il 30 dicembre dello stesso anno. Fin dal liceo alla St. Vincent-St. Mary High School, istituto scolastico cattolico di Akron, Ohio, si parla di lui. Il soprannome “Chosen One”, il “prescelto”, lo coniò

Sports Illustrate­d sulla copertina del 18 febbraio 2002 quando aveva da poco compiuto 17 anni. Ha sopportato il peso delle enormi aspettativ­e che gravano da sempre su di lui. Ha scritto record di precocità, ad esempio è stato il più giovane a raggiunger­e 1000 punti segnati. Ora è il più vecchio a avere una media di 30 punti a partita.

LA DISCUSSION­E Chi è il più grande? «Discorsi da bar»

Come inevitabil­e, in questi casi si riaccende la discussion­e su chi sia il più grande di tutti i tempi. «Penso che sia un ottimo discorso da barbiere», ha detto LeBron. Portato in Italia, è il classico discorso da bar che però ora ha una risonanza più ampia “grazie” alle reti sociali. Paragonare Chamberlai­n, Jabbar, Michael Jordan, Kobe Bryant e LeBron implica mettere a confronto pallacanes­tro diverse, ere diverse, emozioni diverse. Della partita dei 100 punti nel 1962, è rimasta solo una foto di Chamberlai­n sorridente con un foglietto in mano e la scritta 100. La stessa foto scattata anche a LeBron l’altra notte con un foglio e la scritta 38.390.

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 ?? ?? Il passaggio di consegne L’ex recordman Kareem-Abdul Jabbar, 75 anni, consegna a LeBron James, 38, il pallone del primato
Storico Il tiro con cui LeBron James, 38 anni, è diventato il miglior marcatore della storia Nba
Il passaggio di consegne L’ex recordman Kareem-Abdul Jabbar, 75 anni, consegna a LeBron James, 38, il pallone del primato Storico Il tiro con cui LeBron James, 38 anni, è diventato il miglior marcatore della storia Nba

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