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«GRUPPO SANO E SEMPRE UNITO BASTA FALSITÀ» Capitan Calabria difende la squadra dai gossip che girano sui social: tutti compatti per uscire dalla crisi
Aun certo punto, ieri pomeriggio, sui profili social di molti giocatori del Milan è apparso un post di Davide Calabria: le classiche “locandine” che accompagnano la vigilia di una partita, come quella – delicatissima – che i rossoneri giocheranno stasera contro il Torino a San Siro, sono state anticipate dalle parole del capitano. E la sfida di questa sera ai granata di Juric non c’entra: “Basta falsità su di noi, questo è un gruppo fantastico”, ha scritto Calabria. Nel giro di qualche ora, il pensiero del terzino rossonero è diventato pubblicamente quello di Leao, Pobega, Florenzi, per citare qualcuno, e insomma di tutto lo spogliatoio milanista, finito da qualche giorno al centro di alcune cattiverie che girano sui social e sulle chat dei tifosi. Per questo Calabria ha deciso di prendere la parola e di rompere il silenzio. Non è stato uno sfogo il suo, è stato un messaggio diffuso proprio sui social per ribadire l’unità e la compattezza del gruppo di fronte all’escalation di certe voci prive di fondamento. E il fatto che gli altri rossoneri abbiano condiviso il messaggio del capitano ne è la prova. Questo Milan che non vince una partita dal 4 gennaio sarà anche in crisi, qualcosa si è rotto per forza se la palla non gira come dovrebbe e se davanti a Tatarusanu di questi tempi sbucano avversari da tutte le parti, ma le cause vanno ricercate dentro i confini del campo, dalla tattica alla condizione fisica fino all’aspetto mentale. I veleni che circolano sugli smartphone di chi non frequenta Milanello, che con il campo non hanno nulla a che fare, avevano fatto fin troppa strada: per Calabria era ora di dire basta. Giù le mani dal Milan (e dalle tastiere da haters).
Di che cosa parliamo
Vocali anonimi di WhatsApp, voci che rimbalzano tra amici, spifferi e sussurri filtrati da questa o quella fonte che millanta di essere vicina alla squadra, dentro il frullatore del web è finito di tutto: la macchina si è messa in moto dopo le prime frenate della squadra di Pioli all’inizio dell’anno e non si è più fermata, come spesso succede in questi casi. Il punto è che sulla bocca di tutti sono finiti diversi giocatori (e in alcuni casi anche i loro familiari), a causa delle dicerie più svariate: presunte questioni personali tra compagni, ricostruzioni fantasiose sugli infortuni dei lungodegenti, litigate (o risse) tra le mura di Milanello. Visto così, lo spogliatoio del Milan sarebbe il Far West e queste clamorose spaccature interne spiegherebbero la crisi di risultati e di prestazioni dei campioni d’Italia. Niente di più lontano dalla realtà, come ha giustamente scritto ieri Calabria nella story su Instagram: “Vincere o perdere, come le critiche, fanno parte di questo mondo. Le accettiamo e siamo i primi a non essere contenti e a voler cambiare le cose. Quello che non accettiamo in maniera assoluta sono le innumerevoli falsità che da qualche giorno si susseguono e coinvolgono i miei compagni ed il sottoscritto. Il nostro è un gruppo fantastico, sano e composto
GETTY prima di tutto da uomini che si vogliono bene, con grandi valori morali, di rispetto e di stima reciproca. Continuiamo a rimanere concentrati sul nostro lavoro con la testa sul campo e basta con queste assurde illazioni”.
Compattezza
La decisione di “alzare la voce” è maturata negli ultimi giorni, anche perché il ritmo e la quantità con cui le catti
Tutti insieme I giocatori si sono parlati e hanno deciso: il post è stato condiviso dagli altri, da Leao a Pobega