La Gazzetta dello Sport

U IL TORO PUNTA IL TRIS «INTENSITÀ E DUELLI SORPRESE IN MEZZO SANABRIA DAVANTI DAREMO IL MASSIMO»

Il tecnico croato guida una squadra in fiducia salita al 7° posto in A In stagione ha già battuto il Diavolo 2 volte «Sappiamo dove metterli in difficoltà»

- Di Mario Pagliara INVIATO A TORINO

na volta, non troppe settimane fa, Ivan Juric ne fece quasi una confession­e: «Io lo ammetto: per il Milan ho un debole... Sono proprio una grande squadra». Adesso che poche ore lo separano dall’incrociare per la terza volta in stagione il Diavolo, il concetto non cambia. La stima di Juric nei confronti di Pioli è alta, nemmeno minimament­e scalfita dal periodo di flessione dei rossoneri: «Affrontiam­o una grande squadra con due o tre fuoriclass­e, con grandi campioni e con tutti giocatori di altissimo livello: del Milan temo tutto – puntualizz­a Juric che mantiene la guardia altissima -. Queste squadre quando sono in difficoltà diventano anche più pericolose: noi dobbiamo sempre essere al massimo. Il Milan – aggiunge – è il classico esempio di quanto il calcio sia strano: la loro crisi comincia dalla partita contro la Roma quando giocano una grande gara. Alle volte basta mollare appena un attimo…».

Per il tris Se da una parte ci sarà un Milan ferito, dall’altra è atteso a San Siro l’arrivo di un Toro euforico. Che gode di ottima salute dopo aver conquistat­o il settimo posto in classifica in virtù della convincent­e vittoria sull’Udinese. Granata con il morale alto e le energie ricaricate. Nei due precedenti stagionali contro Pioli sono state due vittorie: la prima, a Torino, in campionato, la seconda più recente a San Siro nell’ottavo di finale di Coppa Italia. «Mi aspetto una partita molto simile a quella di Coppa Italia – riflette Juric -, come ha detto Pioli con un

Milan schierato con la difesa a tre. Sarà una gara del tutto diversa da quella con l’Udinese: ci sarà molto pressing, molto meno tempo per poter giocare. Loro corrono tantissimo, sarà una partita ricca di duelli uno contro uno: ci saranno grande dinamismo, intensità e poco tempo da perdere». Il Toro ha tutta l’intenzione di continuare la striscia positiva del 2023, provando a sfruttare tutte le occasioni per piazzare il tris di vittorie contro il Diavolo. «In questi giorni abbiamo recuperato le energie, lavorando sui dettagli e cercando di vedere dove possiamo mettere in difficoltà il Milan. L’unico dispiacere – sottolinea Juric – è non arrivarci con l’organico al completo”» Il riferiment­o è all’infortunat­o Ricci e ad Ilic, parzialmen­te recuperato.

Variabile Vlasic Ilic torna tra i convocati, «viene con noi ma non giocherà dall’inizio perché non sta bene fisicament­e. La sua condizione è molto lontana da quella ideale. Avrà bisogno di due o tre settimane, lavorando tanto e forte, per tornare al suo livello». Senza la coppia d’oro Ricci-Ilic in regia, Juric sta studiando tutte le soluzioni per ridisegnar­e il centrocamp­o. Una variabile potrebbe essere l’arretramen­to di Vlasic sulla mediana: «Lì in mezzo potrebbero esserci anche delle sorprese – annuncia Juric sorridente -, abbiamo provato anche Vlasic in quella posizione. Ma non lo so… Ci prendiamo altro tempo per pensarci». Vlasic potrebbe dunque rappresent­are la variabile del Toro anti-Milan: il croato ha riposato contro l’Udinese, dove è partito dalla panchina perché aveva bisogno di smaltire fatiche e tossine dopo un periodo di super utilizzo. E’ il calciatore “tuttoToro” e multiruolo: Juric lo ha impiegato trequarti di destra e di sinistra, falso nove e ora, chissà, racconta di provarlo in allenament­o anche mediano. Di certo, è una pedina fondamenta­le. «Ci dobbiamo inventare qualcosa a centrocamp­o», ripete Juric. Tuttavia, la coppia Linetty-Adopo appare favorita, e un indizio lo lancia proprio Juric: «Anche contro l’Udinese Adopo mi è piaciuto molto, è un ragazzo che mi dà molte soddisfazi­oni. Lui e Vieira sono simili come caratteris­tiche, ma Ado conosce un po’ meglio certe dinamiche». Prima di intraveder­e il Milan, Juric regala un’anticipazi­one: «In attacco gioca Sanabria. A San Siro andiamo con lui».

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