La Gazzetta dello Sport

ITALIA HAI UN Q CONSONNI

SUPERSTAR DA 10 E ARRIVA IL GRANDE SLAM FA DOPPIA FESTA Dopo Olimpiade e Mondiali, ecco l’Europeo Con Lamon, Milan e Moro britannici ko. E il bergamasco vince pure la corsa a punti

- Di Davide Romani INVIATO A GRENCHEN (SVIZZERA)

D

ue ori a cinque stelle. L’Italia si porta in testa al medagliere degli Europei su pista di Grenchen, in Svizzera, e lo fa con i 5 protagonis­ti del quartetto maschile. Ganna, Milan, Manlio Moro e Lamon piegano (3’47”667) la resistenza della Gran Bretagna (seconda in 3’48”800 con un solo cambio rispetto alla prova iridata 2022 in cui avevano battuto gli azzurri: Tanfield al posto di Hayter, poi Bigham, Vernon e Wood) mentre Consonni, dopo aver contribuit­o a portare gli azzurri in finale correndo qualificaz­ioni e primo turno (3’49”582 e 3’48”333), piazza la zampata nell’ultima volata della corsa a punti. E con l’argento del quartetto femminile (Fidanza, Paternoste­r poi sostituita in finale da Alzini, Balsamo e Guazzini) dietro alle inglesi, l’Italia del ct Marco Villa – subito raggiunto al telefono per i compliment­i di rito dal presidente del Coni Malagò - svetta sulle altre Nazioni dopo due giornate. Azzurre che hanno chiuso in 4’16”018, contro il 4’13”890 delle avversarie. Italia che oggi è pronta a giocarsi la carta Milan nell’inseguimen­to individual­e contro Bigham.

In 18 mesi, dall’agosto 2021 al febbraio 2023, l’Italia della pista è riuscita nel Grande Slam a livello maschile: oro olimpico e oro mondiale nel 2021 e oro europeo 2023. Filippo Ganna è il trascinato­re di questo percorso che conferma l’Italia nell’olimpo di questa specialità. Per il 26enne piemontese è il decimo oro su pista (1 ai Giochi di Tokyo, 6 ai Mondiali tra il 2016 e il 2022 e 3 Europei tra il 2017 e il 2023). Ieri super Pippo – che ha già lasciato il ritiro azzurro per preparare al meglio la prossima gara su strada in Portogallo, la Volta Algarve che parte mercoledì - è stato ancora una volta il trascinato­re del quartetto.

3Ganna, è arrivato il decimo oro su pista. Cosa prova?

«Sono contento per me ma soprattutt­o per la squadra. Siamo arrivati a questi Europei con l’intento di dimostrare che eravamo competitiv­i. Siamo usciti da un periodo di preparazio­ne invernale buono e lo abbiamo dimostrato (tre prove in due giorni sempre con il miglior tempo, ndr)».

3Una risposta di squadra dopo l’argento ai Mondiali 2022.

«Sapevamo che la nostra rivale principale per l’oro sarebbe stata l’Inghilterr­a. Era la squadra da battere, la formazione campione del mondo. Siamo usciti quasi tutti bene da corse a tappe (Lamon e Manlio Moro insieme a Pippo alla Vuelta San Juan, Consonni e Milan con un successo di tappa ciascuno al Saudi Tour in Arabia Saudita, ndr) e al ritorno abbiamo avuto giusto il tempo di recuperare per focalizzar­ci sull’obiettivo».

3Un piccolo brivido però c’è stato. Cos’è successo?

«Dobbiamo rifinire qualcosa perché forse abbiamo avuto un po’ di fortuna con un cambio sbagliato dei ragazzi ,ma comun

que siamo riusciti a concludere bene, abbiamo dimostrato di sapere reagire anche in queste situazioni. Siamo sul pezzo. Una vittoria che ripaga la Nazionale per gli sforzi fatti per avere un velodromo, da Marco (Villa, ndr) che ha il merito di tenerci sempre uniti e da noi che non abbiamo tanto tempo da spendere chiusi

Da mercoledì corre la Volta Algarve in un tondino a far fatica». 3Dal

2016, con il suo primo oro mondiale nell’inseguimen­to individual­e a Londra a oggi, quanto è cresciuto Filippo Ganna?

«Solo due centimetri (ride, ndr). Però bene dai».

3L’ultima

perla della carriera arriva su una pista a lei molto cara. A Grenchen l’8 ottobre 2022 ha realizzato il record dell’Ora. Sullo stesso velodromo ha conquistat­o il suo decimo oro. È per lei un posto speciale?

«Gli ultimi cinque minuti della prova di ottobre li ho odiati. Oggi (ieri, ndr) sono più felice».

3Prima

le buone sensazioni a San Juan ora questa vittoria. L’inizio di 2023 lo aveva pensato così?

«Ho fatto quello che dovevo fare. Speriamo di non essere entrati in forma troppo presto rispetto agli obiettivi che ci siamo prefissati su strada».

esultato con il dito sulla bocca. C’è un motivo particolar­e?

«Non c’era nessun intento polemico. Era una cosa che avevo promesso di fare a una persona con cui mi sono sentito al telefono prima della prova. Il dito sulla bocca e il gesto del baffo».

Abbiamo reagito dopo un cambio sbagliato. Siamo sul pezzo

3Quando

la rivedremo su pista?

«Ancora non lo, per i Mondiali vedremo (sorride, ndr)».

al quartetto c’è qualche prova che vorrebbe provare in chiave Parigi?

«Non mettiamo troppa carne al fuoco per l’Olimpiade. Se la vogliamo preparare bene, ne ho già abbastanza tra cronometro e quartetto».

L’esultanza con il dito sulla bocca? Non c’era nessuna polemica Filippo Ganna

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