La Gazzetta dello Sport

La maglia baciata Il gesto del «9» vale il rinnovo sempre più vicino

L’intesa è stata rinviata di qualche giorno. Il centravant­i totale è tornato

- Di Marco Fallisi

Ci sono gli attaccanti che segnano gol e poi c’è Olivier Giroud, il bomber che segna punti. Un anno fa erano da scudetto, oggi sono punti anti-crisi: nell’economia del Milan, pesano sempre e comunque tantissimo. Il gol al Sassuolo, nel deserto rossonero del 2-5 di due domeniche fa, era stata l’eccezione che conferma la regola, l’errore clamoroso nel derby a due passi da Onana un segnale preoccupan­te: se sbaglia anche lui, allora c’è poco da fare. E invece. Invece Giroud si è rifatto con gli interessi: il suo colpo di testa da urlo ha riacceso la luce nella notte più delicata, come succede solo coi campioni.

Affamato

Nel nuovo Diavolo, più solido ma con un altro attacco, alleggerir­e di compagni gli spazi ai fianchi di Olivier poteva diventare un rischio: ora Pioli chiede sacrificio, movimento, corsa e soprattutt­o una brillantez­za che il francese sembrava aver lasciato in Qatar. Nulla di più sbagliato, perché la versione andata in scena contro il Torino ha restituito al tecnico un centravant­i totale, capace di lavorare per sé stesso e per gli altri con lucidità: Giroud ha pressato i granata in uscita, ha avviato una ripartenza da rifinitore, ha spronato Leao e caricato lo stadio. Il Torino che aveva battuto due volte su due il Milan in stagione si è arreso alla fame di gol del 9 che invecchia segnando: a 36 anni, Giroud è il giocatore più anziano coinvolto in più di 10 gol in stagione nei cinque grandi campionati europei (7 gol e 4 assist), oltre che il miglior marcatore milanista (11 reti tra A e coppe). L’ultima volta che i rossoneri avevano superato i granata a San Siro, il 26 ottobre 2021, l’aveva decisa lui; il cerchio si è chiuso alla sua maniera, sotto la curva che ha intonato «Si è girato Giroud». A disegnare il cross vincente è stato Hernandez, l’altro “reduce” dal Mondiale di cui si erano perse le tracce: il Milan resta ancora un paziente convalesce­nte, ma in attesa di nuovi bollettini Pioli ha ritrovato in una notte due pilastri sui quali ricostruir­e, il Tottenham è avvisato. «Dopo il Mondiale avevo il morale basso – ha detto Theo –, penso di essere tornato. Olivier? Il gol gli mancava, sono contento per lui».

Altra firma

Giroud ha il contratto in scadenza a giugno ed è uno degli ultimi due rossoneri in trattativa per rinnovare, insieme a Leao: ecco, Oly è l’antitesi di Rafa, distratto e poco incisivo. La firma del francese per un altro anno sembrava una formalità, l’incontro tra il suo agente e i dirigenti ha rinviato di qualche giorno l’intesa, che resta comunque molto vicina. Per chi avesse ancora dubbi su come andrà a finire, basta andare a rivedersi l’esultanza: quella maglia stretta tra le mani e baciata sotto la curva è più di un indizio.

La spinta di Theo «Abbiamo preso tre punti importanti che ora ci faranno andare avanti nel modo giusto»

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Il Milan fa festa sotto la curva dopo la vittoria: in mezzo al gruppo il protagonis­ta della serata di San Siro, Olivier Giroud
LAPRESSE Appalusi al Diavolo Il Milan fa festa sotto la curva dopo la vittoria: in mezzo al gruppo il protagonis­ta della serata di San Siro, Olivier Giroud

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