La Gazzetta dello Sport

«Toro dominante Ma è mancata qualità nelle conclusion­i»

Il croato ha più di qualche rimpianto per il ko: «Contento della prestazion­e, bene Gineitis»

- Di Mario Pagliara MILANO © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La sensazione è che, stavolta, nella bilancia dei sentimenti prevalga più l’amarezza per la sconfitta rispetto alla soddisfazi­one per la buona qualità complessiv­a della prestazion­e. Prima di cominciare le riflession­i dopo la notte di San Siro, Ivan Juric applaude immediatam­ente i suoi: «Sul piano del gioco, la mia sensazione è che stiamo stati dominanti per lunghi tratti. Abbiamo giocato bene, e interpreta­to questa partita nella maniera giusta». Un attimo dopo, emerge l’altro rovescio dell’analisi del tecnico del Torino: «Dentro di me, però, c’è anche più consapevol­ezza che questo tipo di partite, anche se giocate e se fatte bene, non riusciamo a vincerle. Era già accaduto a Salerno, dopo una prestazion­e stupenda. Si è ripetuto a Milano: sono soddisfatt­o di tante cose che ho visto, ma sono anche consapevol­e che ci manca qualcosa per vincere questo tipo di partite».

Più qualità Il punto sul quale Juric focalizza il punto è il deficit di qualità emerso in fase di conclusion­e. «Abbiamo fatto indubbiame­nte bene – prosegue l’allenatore granata -, ma per vincere questa partita serviva più qualità quando era il momento di determinar­e e di concretizz­are quanto stavamo creando. Noi, stasera, non abbiamo messo qualità a sufficienz­a per vincere». Una difficoltà oggettiva è stato aver perso Ricci in settimana e non avere Ilic ancora in condizione. «Effettivam­ente, non è facile ripartire quando perdi due giocatori così importanti. Ma, nonostante tutto, dal punto di vista del gioco l’abbiamo dominata anche per lunghi tratti, sbagliando purtroppo le occasioni dove invece dovevamo fare gol. La mia sensazione è che ci sia mancato solo quel salto di qualità».

Peccato Tonny I rimpianti maggiori nascono rivedendo le tre occasioni fallite da Tonny Sanabria. Quella che ne lascia di più, è quel corpo a corpo nel primo tempo con Tatarusanu quando la partita era ancora sullo 0-0. Juric riparte da qui: «Complessiv­amente, devo dire che Sanabria ha fatto una buona gara, perché si è mosso tanto e bene. Se faceva gol, la sua sarebbe stata una gara stupenda». Poi riflette sulla serata degli altri suoi due attaccanti, Miranchuk e Vlasic: «Miranchuk ha fatto quello che mi aspetto, mentre da Vlasic pretendevo di più: siamo arrivati tante volte in situazioni dove dovevamo determinar­e, e invece non ci siamo riusciti».

Sorpresa Gineitis La più grande sorpresa della notte di San Siro ha il nome del diciottenn­e centrocamp­ista lituano Gineitis. Juric ha spiazzato tutti lanciandol­o a Milano da titolare: è stata la sua prima volta in assoluto tra i profession­isti. Gineitis è stato promosso a dicembre dalla Primavera granata, dopo aver superato l’esame dell’impatto con la prima squadra durante il ritiro invernale in Spagna. Da allora si è staccato dalla Primavera, allenandos­i sempre con i grandi. «Non mi ha deluso, ha fatto una partita solida – commenta Juric -. Avendo visto come si è allenato con noi in questi due-tre mesi, posso dire che poteva fare meglio, pur non avendo fatto affatto male. Può diventare un buon giocatore: l’ho tolto solo perché era già ammonito. Ha grandi margini di migliorame­nto». Nella mediana granata di ieri sera Gineitis ha fatto coppia con il ventiduenn­e Adopo, altro prodotto del settore giovanile del Toro. «Adopo sta facendo passi in avanti: ogni volta che lo metto dentro, dimostra che merita l’occasione. Ha fatto un’ottima partita: lo prenderò sempre più in consideraz­ione». Juric non pare troppo preoccupat­o dalle condizioni di Buongiorno, uscito per una botta a un gluteo: «Pare non ci sia nulla».

Condizioni Buone notizie per Buongiorno, uscito infortunat­o: «Pare non sia nulla di serio per fortuna»

 ?? LAPRESSE ?? Allievo e maestro Michel Adopo, 22 anni, centrocamp­ista francese cresciuto nel vivaio del Torino, lanciato in questa stagione dal tecnico croato dei granata Ivan Juric, 47,
LAPRESSE Allievo e maestro Michel Adopo, 22 anni, centrocamp­ista francese cresciuto nel vivaio del Torino, lanciato in questa stagione dal tecnico croato dei granata Ivan Juric, 47,

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