La Gazzetta dello Sport

«A Dusan consiglio di restare a Torino, pure senza Coppe...»

Il dt del Lecce ai tempi della Fiorentina lanciò Vlahovic e Chiesa: «Il serbo non si discute. Fede è il migliore nel suo ruolo»

- Di Filippo Cornacchia

Coppia gol Vlahovic e Chiesa senza limiti: insieme faranno godere

I magnifici 3 Un trio con Fede e Di Maria ai lati di DV9 è il top per un tecnico

Testa e cuore per Lecce-Roma (oggi pomeriggio), ma domani per Pantaleo Corvino sarà impossibil­e non dare una sbirciata a JuventusFi­orentina. Da una parte i viola, con cui ha vissuto anche le notti di Champions, e dall’altra due dei tanti talenti lanciati in Toscana: Federico Chiesa e Dusan Vlahovic: «Bello rivederli insieme a Torino. Il futuro è il loro, faranno godere», assicura il d.t. dei salentini.

3Chiesa e Vlahovic possono diventare una coppia da 50 gol?

«Potenzialm­ente non hanno limiti. Dusan ha già dimostrato di essere un campione tanto alla Fiorentina quanto alla Juve, quando è stato bene. Fede è il migliore nel suo ruolo: assist e gol, sempre d’autore».

3Alla Juve Vlahovic ha conosciuto anche le prime critiche: quale le ha dato più fastidio?

«Ma stiamo scherzando? Dusan non si discute. Per Vlahovic, oltre ai numeri da big, parla il talento. È un centravant­i completo: ha fisico, senso del gol, buona tecnica, progressio­ne, abilità nel gioco aereo. E poi è ancora giovane».

3 Se la Juve, fresca di penalizzaz­ione, dovesse restare fuori dalla coppe europee quale consiglio darebbe a Vlahovic?

«Di restare a Torino, pure senza

Champions. La Juve è sempre la Juve, un punto di arrivo. E dopo una tempesta, arriva sempre la quiete».

3Che

effetto le fa vedere il suo Lecce appena 3 punti sotto la Juventus in classifica?

«La Juventus è di passaggio…». 3 In passato è mai stato vicino al Di Maria giovanissi­mo del Rosario Central?

«Sono sincero, no. Detto questo, un tridente Di Maria-VlahovicCh­iesa è il top per un tecnico».

3Fagioli, Miretti, Soulé: il suo fiuto per il talento sul quale dei tre le farebbe puntare di più? «La destrezza di Fagioli e Soulé può attirare, però la sostanza di Miretti mi sembra più funzionale in una squadra».

3Per la difesa del futuro della Juventus si parla anche di Pavlovic del Salisburgo… «Quando si pesca tra i serbi, difficilme­nte si sbaglia».

3Nella Fiorentina di Italiano, oltre a Milenkovic, sono rimasti tanti giocatori della sua gestione: Terraccian­o, Biraghi, Saponara, Castrovill­i, Sottil, Terzic… «Hanno rispettato tutti le aspettativ­e. A parte Terzic, che è ancora tutto da scoprire, ma in senso positivo. Finora alla Fiorentina sta mancando un po’ di cinismo in avanti e un po’ di fortuna».

3Se pensa alla Roma che sfida oggi?

«Oltre a Mou, che non scopro io, penso a Tiago Pinto. Un manager si giudica per quello che trova quando arriva e per quello che lascia quando saluta. Oltre che per i risultati. Tiago Pinto mi piace per come ha lavorato sul mercato: nonostante il fair play finanziari­o, che ha ereditato, lo scorso anno la Roma ha vinto la Conference e in questa stagione sta lottando per il secondo posto. Ho apprezzato la gestione del colpo Dybala in entrata e quella di Zaniolo in uscita».

3Corteggia­ti sono anche i suoi giocatori del Lecce. Baschirott­o, Hjulmand, Strefezza...

«In un periodo in cui di marcatori puri ce ne sono sempre meno, Baschirott­o è un ottimo esempio. Hjulmand sta dimostrand­o sul campo di essere da big e gli interessam­enti dei grandi club lo confermano. Strefezza? Non si trova spesso un esterno/seconda punta da 21 gol in una stagione e mezzo».

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