TORNANO LE COPPE NON È SOLO NAPOLI CE LA GIOCHIAMO SU TUTTI I FRONTI
ietro all’angolo di questo weekend, comincia un’altra storia. Torna l’Europa con i coriandoli delle sue coppe che coinvolgono sette squadre italiane, un terzo della Serie A. Si entra nel vivo dei verdetti senza appello. Verranno un po’ spalmati, però prepariamoci, perché ci saranno un po’ di effetti collaterali: ricadute positive e negative, cambi di velocità, sterzate e nuove gerarchie, dentro ma anche fuori dai nostri confini.
Che cosa possono chiedere le squadre italiane soprattutto alla Champions, che resta la competizione numero uno? Direi molto più dell’anno scorso, quando Inter e Juventus erano state eliminate negli ottavi. I nerazzurri se l’erano giocata dignitosamente col
Liverpool poi finalista a Parigi (0-2, 1-0), mentre la squadra di Allegri era andata a sbattere contro il piccolo Villarreal (1-4, il totale). Stavolta le italiane sono tre e sulla carta (Napoli e Inter più che il Milan) hanno maggiori chance di andare avanti. C’è stato un Mondiale di mezzo – e sono accadute anche molte altre cose – rispetto ai match della prima fase che adesso sembrano sfumati in un pianeta lontano. La linea dell’orizzonte, in ogni caso, non è molto diversa. Manca una squadra dominante che gioca a mille tra le top. Il Bayern, unica formazione ad aver vinto tutte le partite di Champions – 6 su 6 comprese le due su Inzaghi –, in campionato non va fortissimo. Comanda la Bundesliga per un pelo e continua a perdere punti sugli inseguitori. Per Nagelsmann la doppia sfida col
Psg – che martedì sarà privo di Mbappé e forse anche Messi – vale una stagione. Ancelotti – che stasera può vincere il suo terzo Mondiale per club – sarà chiamato a giocarsi con Klopp una replica della finale dello scorso maggio allo Stade de France. Tutto questo significa che soltanto due tra Psg-Bayern e Liverpool-Real rimarranno in pista. Le altre top, a cominciare da City e Chelsea, sono molto forti ma nessuna, in questo momento, pare davvero ingiocabile.
Toccherà scendere in campo per primo al Milan, martedì sera, nell’andata a San Siro. I rossoneri sono sfavoriti contro il Tottenham e rischiano di farsi ancora male con Antonio Conte, che ha ottenuto otto successi negli ultimi nove confronti col Milan. Ma ormai hanno poco o niente da perdere. Pioli puntava a vincere