La Gazzetta dello Sport

VUOLE IL MONDIALE E POI IL BRASILE INSIEME A KAKÀ Il mondo di Carlo

Oggi sfida l’Al Hilal, nel futuro sarà c.t. verdeoro con l’ex milanista d.t.

- Di Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID

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n Mondiale da vincere, un futuro da scrivere. Carlo Ancelotti ha passato la giornata di ieri in Marocco, ma era nei pensieri di tanti brasiliani. Perché mentre lui presentava la finale del Mondiale per Club con gli arabi dell’Al Hilal, dal Brasile Espn annunciava con decisione che «la Cbf ha il “sim” di un allenatore. Anzi, visto che si tratta di Ancelotti, tecnico italiano, è meglio dire sì». Gli interessat­i, Carlo da Rabat e la Cbf attraverso un comunicato da Rio, hanno negato, «Nulla di vero», ma diciamo che la questione è più articolata. Da quando Tite ha lasciato la panchina del Brasile alla fine del deludente Mondiale, alla Cbf hanno subito pensato ad Ancelotti. Che tra le altre cose ha referenze magnifiche anche dal futuro della nazionale, Vinicius e Rodrygo. A Rio hanno pensato anche a Guardiola, e poi a Luis Enrique. Persone e allenatori molto diversi tra loro. Il presidente federale Rodrigues vuole uno straniero, e Ancelotti è sempre rimasto al n.1 della lista dei desideri brasiliani. Nei piani della Cbf sarebbe affiancato da Kakà. Carlo è stato contattato e col consueto garbo ha fatto sapere che finché sarà l’allenatore del Madrid non andrà da nessuna parte.

A meno che…

Neanche troppo tempo fa aveva anche detto che dopo il Madrid avrebbe smesso, ma questo pensiero pare sia stato accantonat­o. Il Mondiale 2026, che si gioca anche a Vancouver dove Carlo ha casa visto che è la citta di sua moglie Marian, è una tentazione irresistib­ile. Ancelotti non ha alcuna intenzione di dare le spalle alla Casa Blanca. Sta troppo bene ed è assai riconoscen­te. Però è perfettame­nte conscio che la vita al Bernabeu può essere meraviglio­sa, ma è sempre appesa a un filo. L’idiosincra­sia del Real per la sconfitta fa sì che il posto dell’allenatore sia costanteme­nte in bilico. La stagione di Ancelotti sarà passata al vaglio a giugno, e se non sarà ritenuta all’altezza delle sempre enormi aspettativ­e gli verrà dato il benservito.

L’attesa E se dovesse andare così allora sì che Carlo andrebbe a prendersi il Brasile. E anche molto volentieri. Il problema a questo punto sembra più nei tempi: se alla Cbf possono aspettare per altri 4 mesi potranno anche avere il sì del c.t. che hanno scelto. Se invece vogliono un allenatore ora, o da qui a giugno, allora il prossimo tecnico del Brasile non sarà Ancelotti. La palla dunque resta saldamente tra i piedi dei dirigenti di Rio. Conoscono i tempi, e agiranno di conseguenz­a. E l’idea al momento è quella di aspettare Carlo, nominando qualcuno ad interim per gli impegni amichevoli del mese di marzo (avversari e sedi delle partite non ancora definiti), probabilme­nte Ramon Menezes dell’Under 20.

Champions Magari a Rio stasera possono tifare per l’Al Hilal, ma anche in caso di ko Ancelotti non è a rischio licenziame­nto immediato. Alla Cbf piuttosto dovranno fare il tifo per il Liverpool, perché un’uscita del campione in carica della Champions già negli ottavi farebbe spazientir­e il mai tenero Florentino. In tutto questo, la vita va avanti. Carlo ha accolto da Madrid Militao e Benzema, ma non Courtois. «Siamo vicini a un Mondiale e vogliamo vincerlo» ha detto ieri il tecnico. Che ha vinto il trofeo col Milan nel 2007 e col Madrid nel 2014. Cerca il triplete. Poi penserà ai Reds e al Barça, rivale in Liga e in Copa del Rey. Il Brasile può aspettare. Fino a giugno.

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 ?? ?? Rossoneri Ricardo Izecson dos Santos Leite Kakà, oggi 40 anni, e Carlo Ancelotti, 63, ai tempi del Milan, dove sono stati insieme dal 2003 al 2009, vincendo uno scudetto, una Champions e un Mondiale per club
Rossoneri Ricardo Izecson dos Santos Leite Kakà, oggi 40 anni, e Carlo Ancelotti, 63, ai tempi del Milan, dove sono stati insieme dal 2003 al 2009, vincendo uno scudetto, una Champions e un Mondiale per club
 ?? ?? A Parigi Ancelotti e Kakà a Parigi, lo scorso 28 maggio quando il Real Madrid di Carlo ha vinto la Champions League n.14 della storia
A Parigi Ancelotti e Kakà a Parigi, lo scorso 28 maggio quando il Real Madrid di Carlo ha vinto la Champions League n.14 della storia

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